Carta di Lubiana
sulle Riforme della Sanità

Conferenza Europea dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità sulle riforme della Sanità

Lubiana, Slovenia, 17-20 giugno 1996

Preambolo

1.
Proposito di questa Carta é quello di elencare una serie di principi che costituiscono parte integrante degli attuali sistemi sanitari o che potrebbero migliorare l'assistenza sanitaria negli Stati Membri della Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Questi principi si rifanno alle esperienze di quei Paesi che stanno provvedendo a riordinare il proprio sistema sanitario e agli obiettivi Europei della “Salute per Tutti", che si riferiscono, in particolare ai sistemi sanitari.
2.
Questa Carta affronta le riforme della sanità nel contesto specifico europeo ed è centrata sul principio che l'assistenza sanitaria dovrebbe, prioritariamente, comportare il miglioramento della salute e della qualità della vita della popolazione.
3.
Il miglioramento dello stato di salute della popolazione costituisce un indicatore dello sviluppo sociale. I servizi sanitari sono importanti, ma non sono i soli in grado di influenzare il benessere della popolazione: altri settori contribuiscono a creare e a migliorare la salute, quindi l'intersettorialità costituisce un aspetto fondamentale del riordino della sanità
4
A seguito di quanto espresso, noi, Ministri della Sanità degli Stati Membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità o loro rappresentanti (partecipanti alla Conferenza di Lubiana) assumiamo l'impegno a promuovere i seguenti principi, a coinvolgere tutti i cittadini e a sollecitare tutti i governi, le istituzioni e le comunità a unirsi a noi in questo sforzo. Chiediamo, inoltre, che l'Ufficio per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale della Sanità intraprenda le azioni necessarie a sostenere gli Stati Membri a rendere operativi questi principi.

Il presente documento non conferisce diritti legali

Principi fondamentali
5.
Nel contesto europeo, i sistemi sanitari dovranno essere:

5.1
Guidati dai valori
Le riforme della sanità dovranno essere guidate dai principi della dignità umana, dell'equità, della solidarietà e dell'etica professionale.

5.2 Orientati alla salute
Tutte le riforme della sanità dovrebbero essere legate a chiari obiettivi di guadagno in salute. La protezione e la promozione della salute devono costituire una preoccupazione primaria di tutte le società.

5.3 Centrati sulla popolazione
Le riforme della sanità devono fare riferimento ai bisogni dei cittadini tenendo in considerazione, attraverso il processo democratico, le loro attese per quanto riguarda la salute e l'assistenza sanitaria. Si dovrebbe assicurare che i pareri e le scelte dei cittadini possono influenzare in maniera decisiva i criteri di pianificazione dei servizi sanitari e il loro funzionamento. I cittadini devono altresì assumere la corresponsabilità per la propria salute.

5.4 Centrati sulla qualità
Tutte le riforme della sanità devono porsi l'obiettivo del miglioramento continuo della qualità dell'assistenza sanitaria erogata, provvedendo a definire l'efficacia in rapporto ai costi sostenuti; esse devono altresì contenere una chiara strategia per il perseguimento della qualità.

5.5 Basati su un adeguato finanziamento
Il finanziamento dei sistemi sanitari dovrebbe consentire che l'assistenza sanitaria venga erogata a tutti i cittadini in modo sostenibile. Ciò comporta la copertura di tutti i cittadini, nonché l' accesso, da parte di ciascuno, all'assistenza necessaria. Ciò, a sua volta, richiede l'uso efficiente delle risorse sanitarie. Al fine di garantire la solidarietà, i governi devono svolgere un ruolo decisivo nel regolare il finanziamento dei sistemi sanitari.

5.6 Orientati all'assistenza sanitaria di base
Le riforme, ispirate dalla filosofia dell'assistenza sanitaria di base, dovrebbero assicurare che i servizi sanitari garantiscano a tutti i livelli la protezione e la promozione della salute, il miglioramento della qualità della vita, la prevenzione e la cura delle malattie, la riabilitazione dei pazienti, l'assistenza a coloro che soffrono e ai malati terminali. Le riforme dovrebbero rinforzare i processi decisionali congiunti fra pazienti ed operatori sanitari, dovrebbero altresì promuovere l'assistenza completa e continuativa tenendo conto del proprio ambiente culturale.

Principi per la gestione del cambiamento
6.
I seguenti principi costituiscono i punti di forza per gestire in modo efficace il cambiamento.

6.1 Sviluppare politiche per la salute
La riforma della sanità dovrebbe svilupparsi in modo coerente all'interno di un disegno strategico complessivo di salute per tutti e consono alle condizioni socio-economiche di ciascuno Stato. Il processo di sviluppo politico ha la necessità di fondarsi su di un ampio consenso in modo tale da poter coinvolgere quanti più attori sociali importanti possibile.
6.1.2
Le decisioni più importanti a livello politico, gestionale e tecnico relative allo sviluppo dei sistemi sanitari dovrebbero basarsi, possibilmente, su dati oggettivi. Le riforme devono essere costantemente monitorate e valutate adottando modalità comprensibili alla popolazione.
6.1.3
I governi devono favorire la discussione, attraverso pubblici dibattiti, dei problemi legati ai valori, devono assicurare un'equa distribuzione delle risorse nonché la possibilità di accesso dell'intera popolazione ai servizi sanitari. Essi dovrebbero inoltre assumere iniziative di tipo legislativo o amministrativo per perseguire questi scopi. Ogniqualvolta i meccanismi di libero mercato siano appropriati, dovrebbe essere favorita la competizione nell'assicurare servizi di qualità anche a fronte di risorse scarse

6.2 Prestare attenzione ai pareri e alle scelte dei cittadini
6.2.1
I pareri e le scelte dei cittadini dovrebbero costituire un contributo significativo sia nell'organizzazione dei servizi sia nell'assunzione di decisioni di tipo economico, gestionale e professionale.
6.2.2
Il parere dei cittadini dovrebbe essere preso in considerazione in relazione a temi quali, i contenuti dell'assistenza sanitaria, i contratti per l'acquisto di servizi sanitari, la qualità dei servizi nella relazione fra pazienti ed operatori, la gestione delle liste di attesa e dei reclami.
6.2.3
L'esercizio della scelta e degli altri diritti dei pazienti richiede informazioni complete, accurate e tempestive nonché adeguata preparazione culturale. Questo comporta la possibilità di accedere ad informazioni verificate pubblicamente sulla performance dei servizi sanitari.

6.3 Rimodellare l'erogazione dell'assistenza sanitaria
6.3.1
L'autocura, l'assistenza della famiglia e l'assistenza informale, così come il lavoro di svariate istituzioni sociali, hanno la necessità di essere portate più vicino ai servizi sanitari ‘istituzionali’ e ad essi collegate. Ciò richiede una costante comunicazione, una istituzione di riferimento e un adeguato sistema informativo.
6.3.2
Sono necessarie delle strategie ben congegnate per spostare, ogniqualvolta esse possano risultare necessarie, le professionalità dall'assistenza ospedaliera per acuti all'assistenza sanitaria di base, alla medicina di comunità, all'assistenza diurna e all'assistenza domiciliare.
6.3.3
Le reti di servizi sanitari regionali hanno la necessità di essere rafforzate in quanto, avendo un vantaggioso rapporto costo-efficacia, consentono una migliore organizzazione della risposta alle emergenze sanitarie e facilitano la cooperazione fra ospedali e assistenza sanitaria di base.
6.3.4
Lo sviluppo continuo della qualità nell'assistenza sanitaria richiede che i sistemi informativi siano basati su indicatori di qualità selezionati che possano essere ricavati dall'attività corrente e permettano un ritorno informativo nei confronti di singoli medici, del personale infermieristico e degli altri operatori sanitari.

6.4 Riorientare le risorse umane nell'assistenza sanitaria
6.4.1
Nei servizi sanitari, deve essere riservata più attenzione all'identificazione di adeguati profili professionali che possono far parte dei gruppi multi professionali dei sistemi sanitari futuri.
6.4.2
Nella formazione di base, nella specializzazione e nella riqualificazione professionale c’è la necessità di acquisire una visione più ampia rispetto a quella tradizionale di tipo “curativo". Nei programmi formativi dovrebbero essere inserite le tematiche della qualità dell'assistenza, la prevenzione delle malattie e la promozione della salute.
6.4.3
Dovrebbero essere introdotti opportuni incentivi per incoraggiare il personale sanitario ad essere maggiormente consapevole della qualità, dei costi e dei risultati dell'assistenza. Le organizzazioni professionali e i soggetti deputati al finanziamento dovrebbero attivare forme di cooperazione con le autorità sanitarie per sviluppare questo aspetto.

6.5 Rafforzare le competenze manageriali
6.5.1
Bisogno di sviluppare una serie di funzioni manageriali di infrastrutture di sanità pubblica a cui affidare i compiti di governare o di influenzare il sistema nel suo complesso in modo da realizzare i miglioramenti desiderati nella salute della popolazione.
6.5.2
Gli enti di assistenza sanitaria dovrebbero godere della massima autonomia possibile nella gestione delle proprie risorse coerentemente con i principi di un sistema sanitario equo ed efficiente.
6.5.3
Vi è la necessità di promuovere lo sviluppo delle attività manageriali rafforzando le competenze individuali di governare, negoziare e comunicare nonché sviluppando strumenti istituzionali finalizzati ad una erogazione più efficiente ed efficace dell'assistenza sanitaria.

6.6 Imparare dall'esperienza
6.6.1
C'è la necessità di promuovere lo scambio di esperienze a livello nazionale ed internazionale nella realizzazione delle riforme dei sistemi sanitari e nel fornire sostegno alle iniziative di riforma.
6.6.2
Il sostegno si deve fondare su basi conoscitive valide riguardo alle riforme del settore sanitario, cercando di comprendere e di valutare adeguatamente le differenze culturali.