E' prevista la pubblicazione delle lezioni in volumi autonomi della Casa Editrice Laterza
Lo sviluppo politico e civile di un paese -occorre ricordarlo- non dipende soltanto da quel che accade nel mondo dei partiti o nei "palazzi" del potere. Così come la politica in un paese democratico non si può confondere con i partiti e le istituzioni formalmente riconosciute come i luoghi della vita politica (parlamento, consigli comunali, sindacati ...). Nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle famiglie, nei comitati spontanei di varia natura si sviluppa la vita politica e civile a cui tutti più o meno consapevolmente partecipiamo, contribuendo a conservare equilibri e a modificarli.
Intende quindi aiutare persone interessate alla politica, che a vario titolo e forma ad essa partecipano, a comprenderla meglio e a muoversi all'interno di essa con maggiore efficacia e consapevolezza.
In una società come la nostra, caratterizzata da instabilità, incertezze, mutamenti più o meno rapidi, una delle condizioni essenziali per la realizzazione di una democrazia efficace è costituita proprio da cittadini interessati a conoscerla e a partecipare al suo governo piuttosto che da individui appartenenti a un gruppo o a un altro, portatori di rigide pregiudiziali nell'una o nell'altra direzione.
La Scuola intende migliorare la capacità di chi vi partecipa di comprendere la società per agire nel suo interno. Per far ciò è indispensabile saper coniugare le dimensioni ideali, i valori, i principi con le opportunità e i vincoli che caratterizzano la società e i gruppi coi quali si entra in contatto e si opera.
Si vuole perciò sviluppare un sapere attento agli aspetti teorici fondamentali ma nello stesso tempo capace di collegarsi alla quotidianità, ai problemi concreti che costituiscono la nostra vita e quella dei nostri concittadini. Si vuole evitare, da un lato, una visione di tipo tecnocratico apparentemente asettica e, dall'altro, una concezione ideologica della politica, fatta soltanto di principi teorici.
Tutto questo richiede, a nostro avviso, un investimento formativo per acquisire la capacità di lavorare con gli altri. Altri costituiti da concittadini ma anche da organizzazioni dello Stato, istituzioni e gruppi. Per fare ciò è necessario comprendere i loro linguaggi, i loro problemi, il loro modo di leggere la società, ma anche saper costruire con loro rapporti, collaborazioni, progetti.
Per concludere, la Scuola si propone di favorire lo sviluppo di attori sociali, non orientati a posizioni di dipendenza, capaci di sviluppare analisi equilibrate delle situazioni, di progettare, di ascoltare e recepire le istanze provenienti dalla società civile.
Obiettivo principale dell'iniziativa, nata nell'ambito del Comitato per la Costituzione che si è costituito nel 1994 e che ha ricevuto il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia e del Comune di Torino, è quello di offrire ogni anno a un numero limitato di persone che già operano nei sindacati e nelle associazioni culturali e politiche della società civile o che si preparano ad entrare nella vita pubblica, corsi di lezioni, seguiti da un'attività seminariale sui grandi temi e concetti della politica contemporanea, tali da fornire le basi di una preparazione adeguata ai problemi di una società che sta attaversando, a più di un livello, un arduo processo di trasformazione. Per raggiungere un simile obiettivo, la Scuola prevede di invitare a tenere lezioni e seminari non soltanto i professori stabili che già ne fanno parte, ma anche studiosi italiani e stranieri di rinomanza nazionale e internazionale.
Oltre a ciò è importante considerare come la formazione di tutti noi sia avvenuta e avvenga non solo attraverso le parole, le lezioni, le letture, ma anche e forse soprattutto attraverso le esperienze, attraverso la prassi. Il modo con cui sono organizzate le società in cui lavoriamo e le istituzioni con cui entriamo in contatto forma il nostro pensiero. Quindi anche l'organizzazione del processo formativo di questa Scuola, gli strumenti predisposti, sono stati pensati coerentemente con gli obiettivi proposti. In tal senso un modello formativo incentrato esclusivamente su lezioni frontali risulterebbe contraddittorio con gli obiettivi di sostegno ad una maggiore autonomia, di accrescimento nelle doti di ascolto, di progettazione e di sviluppo nelle capacità di lavoro con gruppi. Un tale strumento, se usato in termini esclusivi, accentuerebbe la dipendenza, strutturerebbe rapporti prevalentemente duali ed inoltre avrebbe scarsi effetti in termini di apprendimento.
La Scuola di Formazione Civile e Politica si articolerà in due cicli, costituiti ciascuno da nove lezioni teoriche e nove incontri seminariali destinati ai quattro sottogruppi in cui saranno distribuiti i partecipanti alla Scuola.
I cicli si terranno nei mesi di ottobre - dicembre 1996 e marzo - aprile 1997
Le lezioni avranno luogo il martedì di ogni settimana, i seminari il giovedì, entrambi con inizio alle ore 20 e chiusura alle 23
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La sede degli incontri sarà presso la Fondazione Gramsci - Salone dell'Antico Macello di Po, Via Matteo Pescatore n. 7 - Torino.
In ogni ciclo saranno utilizzati i seguenti strumenti.
Il primo ciclo comprende le nove lezioni elencate all'inizio, mentre i temi del secondo ciclo saranno individuati dallo staff con i partecipanti anche in funzione delle problematiche e degli interessi emersi nella prima parte del lavoro.
Con questo strumento si intende proporre all'attenzione dei partecipanti una serie di riflessioni e stimoli da parte di esperti che, per interessi di ricerca od operativi, hanno già raggiunto una sistemazione e un approfondimento elevati su tematiche critiche per la vita politica e sociale.
A conclusione dei lavori dei sottogruppi saranno proposti momenti di scambio in riunione plenaria tra i partecipanti, i conduttori e un esperto del tema trattato nella lezione, a cui potranno essere proposti specifici quesiti e richieste di approfondimento.
Esercitazioni e casi: saranno proposti nel lavoro dei sottogruppi, come occasione per condurre degli approfondimenti, non meramente teorici, sulle questioni che caratterizzano la vita civile e politica.
La Scuola di Formazione Civile e Politica può essere considerata anche come una rappresentazione sia pure parziale e temporanea di parti della nostra società. Problemi, relazioni, confronti, conflitti, negoziazioni che caratterizzano la vita politica e civile si potranno ritrovare in misura parziale anche in questa sede. La vita di questo sistema temporaneo sarà proposta come oggetto esso stesso di riflessione, come palestra di sviluppo dei temi critici del vivere civile e dei rapporti politici.
I formatori avranno il compito di facilitare il raggiungimento degli obiettivi indicati. In specifico accompagneranno e condurranno i gruppi nel loro processo di ricerca e riflessione sulle aree sopra individuate.
Agli iscritti, data la specifica metodologia ed il numero chiuso di iscrizioni, è richiesta una partecipazione puntuale e continuativa. La quota di partecipazione è prevista in £ 300.000, con una riduzione del 50% per le iscrizioni di singoli non collegati ad istituzioni.