L'ALBERO NEL RINVERDIMENTO DEI TETTI

Relatore Prof. Hans-Joachim Liesecke
docente Universita' di Hannover
Germania

Negli ultimi decenni i rinverdimenti dei tetti hanno visto crescere la loro importanza per via delle loro molteplici funzioni ed effetti, che in Germania si esplicano soprattutto nella formazione di rinverdimenti estensivi, ma comprendono anche interventi intensivi e un numero sempre maggiore di impianti arborei. Questo sviluppo e' stato fondamentalmente favorito da una accresciuta coscienza ambientale e dalla comprensione delle possibilita' e della necessita' di impiegare e valorizzare i giardini pensili come misura compensativa nell'ambito delle norme di tutela ambientale all'interno della progettazione edilizia. Nel contesto delle misure volte al miglioramento delle infrastrutture e alla conservazione o al ripristino di condizioni naturali si opta sempre piu' spesso per: i parcheggi sotterranei, la realizzazione di tratti stradali e ferroviari in sotterranea e per altri interventi simili nel sottosuolo. Collegati ad essi si eseguono interventi che, oltre ad avere una funzione di riequilibrio rispetto ai lavori, hanno l'obbiettivo di ripristinare un adeguato patrimonio vegetale, ampliare il patrimonio verde circostante oppure creare un nuovo spazio libero verde e utilizzabile. In questo senso sono particolarmente importanti gli impianti arborei, per quali si devono creare corrispondenti requisiti tecnico-edilizi e tecnico-vegetativi per lo sfruttamento del sito e la garanzia di possibilita' di sviluppo nel tempo. L'impianto di alberate su edifici di superficie e' soggetto a limitazione, che da un lato sono motivate psicologicamente dall'impatto ottico, dall'altro dalle elevate spese tecnico-costruttive. Gli alberi sui grattacieli cubici hanno un effetto di estraneita' e vengono vissuti come irreali. Ma vi sono anche esempi che hanno conseguito la valenza di segno, di marchio di fabbrica per un edificio, per una citta'. Le limitazioni tecnico-costruttive nascono dagli elevatissimi carichi, che devono essere considerati per il necessario spessore costruttivo e dal calcolo dello spazio da riservare all'apparato radicale. Mentre, per via dell'aumento dei costi, questi interventi sono difficilmente realizzabili negli edifici di superficie, in caso di edifici sotterranei, a causa dell'impiego polifunzionale della copertura dell'edificio, sono di solito gia' presenti le condizioni in sito per l'assorbimento dei carichi anche per gli alberi di grandi dimensioni. Le norme che, per esempio, devono essere rispettate per la transitabilita' per impiego e funzionamento per i vigili del fuoco e altri veicoli, consentono di per se stesse gli impianti di alberi. Gli impianti con grandi arbusti, piuttosto che con piccoli alberi, in forma sferica o colonnare, dipende soprattutto dal tipo, struttura e dimensione della costruzione, nonche' dalla sua funzione e impiego. Nel caso di alberi di media e grande dimensioni si tratta di differenziare inoltre se si tratta di: un grattacielo o un edificio multipiano a forma cubica; un edificio gradonato in altezza o articolato in vari modi; una corte interna all'interno di un edificio, posta sopra piani inferiori; una costruzione estensiva di superficie; una costruzione in pendenza con passaggio nel terreno adiacente; un edificio sotterraneo, in particolare parcheggi sotterranei oppure tunnel. Tendenzialmente si passa dall'impiego di arbusti grandi e piccoli alberi a quello di alberi di media e grande dimensione secondo questo elenco. Ma la decisione deve essere presa in ultima istanza separatamente per ogni singolo oggetto.

CONDIZIONI DEL SITO

In questo senso sono importanti le condizioni del sito, che esercitano un influsso fondamentale da un lato sulla scelta delle essenze e dall'altro sulla successiva crescita. "La determinazione della qualita' del sito per l'impianto della vegetazione e' una premessa essenziale, per assicurare la riuscita a lungo termine di un giardino pensile". In riferimento all'impiego di grandi arbusti sono in particolare da considerare i seguenti fattori.

Fattori climatici e meteorologici

Fattori specifici dell'edificio

Fattori specifici delle piante
Le conoscenze e le esperienze esistenti relative agli inerbimenti su suolo naturale, possono essere trasportate solo parzialmente agli inerbimenti dei tetti. Manca il collegamento in profondita' al suolo che serve a tamponare gli effetti esterni, inoltre con l'aumento dell'altezza dell'edificio e la posizione isolata questi effetti esterni aumentano. In particolare, come mostra la prassi, nel rinverdimento dei tetti gli arbusti sono piu' sensibili al gelo, alla siccita', ai raggi solari e al vento. Le conoscenze e le valutazioni esistenti in relazione ai rigori dell'inverno, alla resistenza alla siccita', all'irradiazione e al vento nelle varie combinazioni sono utilizzabili solo in modo limitato. Una prima panoramica di valutazione delle esperienze esistenti e' data da Krupka per le regioni mitteleuropee, e ne diamo un sunto in questa sede.
Gli effetti del gelo rappresentano, in particolare quando lo spessore del terreno e' troppo limitato ed esso puo' gelare interamente, la principale causa di danni agli arbusti, per l'insorgere di seccume da gelo. Il rischio di danni aumenta in situazioni di isolamento, in particolare sugli edifici piu' alti per l'aumento della ventilazione, che colpisce piu' fortemente le latifoglie delle conifere. L'aria di scarico degli impianti di ventilazione e climatizzazione puo' portare in inverno, per il loro calore, e in estate, per le sostanze nocive contenute, a danni a gemme, germogli o foglie. Relativamente all'impiego di arbusti per il rinverdimento dei tetti si consiglia spesso l'impiego di specie macroterme. A tal riguardo si deve notare che un sufficiente approvigionamento idrico da precipitazioni o irrigazione e' una premessa fondamentale per qualsiasi rinverdimento intensivo dei tetti e i danni da siccita' nel periodo vegetativo dovuti a carenze idriche sono l'eccezione. Nelle regioni dell'Europa centrale sono piuttosto i danni da siccita' dovuti agli effetti delle gelate, con seccume da vento e bruciature dovute a un aumento dell'irraggiamento e della riflessione dei raggi, che rappresentano cause di danni notevolmente piu' significative. Indubbiamente in situazioni di esposizioni al vento possono comparire danni all'azione meccanica del vento, con strappo e seccume dei germogli, in particolare nel periodo della germogliazione. In caso di specie e forme soggette a fratture si ha inoltre il pericolo di rotture dei rami e di danni alle parti inferiori dell'edificio o in ambito stradale. Di maggiore importanza e' secondo la mia opinione il pericolo di ribaltamento dovuto al vento, in caso di calcolo troppo limitato dello spazio per l'apparato radicale in profondita' e in termini di superficie e in caso di carico troppo ridotto del substrato impiegato nello strato vegetativo. Gli arbusti con una chioma poco fitta sono meno minacciati delle strutture arboree chiuse. Il pericolo eolico e' piu' elevato nelle conifere cresciute in altezza e con un apparato radicale superficiale rispetto alle latifoglie. D'altro canto la resistenza alla siccita' e all'irraggiamento solare e' solitamente piu' elevata nelle conifere che nelle latifoglie.


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