Deliberazione della Giunta Regionale - 22 dicembre 1997, n. 230 - 23699
"Standard organizzativo-gestionali dei servizi a favore delle persone disabili". "pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, n. 1 del 7 gennaio 1998" A relazione degli Assessori Goglio e D'Ambrosio: il processo di qualificazione e potenziamento dei servizi socio-sanitari destinati a persone disabili adulte (e limitatamente ai centri diurni a soggetti ultraquattordicenni), a seguito di un'analisi valutativa delle attuali tipologie di prestazioni, impone di agire in modo articolato coniugando più interventi normativi. Parallelamente alla promozione della diffusione territoriale dei servizi e delle opportunità residenziali interviene la necessità di individuare modelli organizzativo-gestionali diversificati: la peculiarità e le difformi potenzialità del soggetto disabile implicano una progettualità dinamica riconducibile ad una gamma di opportunità di intervento il più ampia possibile. Ci si trova quindi di fronte ad un duplice problema che l'ente Regione deve affrontare, soprattutto alle soglie del terzo millennio: da un lato assicurare ai soggetti gestori dei servizi la massima flessibilità, per favorire l'individualizzazione dei progetti di recupero, e dall'altro stabilire una griglia di requisiti di base a garanzia della qualità delle prestazioni. L'indicazione di parametri minimi relativi a nuclei omogenei per livelli di abilità residue consente infatti di formulare obiettivi socioterapeutici-riabilitativi che caratterizzano i singoli programmi di trattamento. Conseguentemente alla definizione dei suddetti parametri procede l'individuazione dei costi per l'erogazione delle prestazioni e la relativa ripartizione fra gli oneri a carico del fondo sanitario regionale e gli oneri non sanitari. In sede locale le specifiche convenzioni fra strutture, ASL e enti gestori dei servizi socio-assistenziali, ovvero gli accordi fra servizi sanitari e socio-assistenziali nel caso di gestione diretta, individueranno per singole problematiche gli scostamenti dagli standard prefissati, sempre tenendo conto delle reali esigenze dell'ospite. Ciò premesso si propone di approvare i modelli organizzativo-gestionali per i servizi a favore delle persone disabili, di cui all'allegato A che forma parte integrante del presente provvedimento, riferiti alle seguenti tipologie di strutture.
R.A.F. 10/20 p. 1. Tipo A
R.A.F. 10/20 p. 1. Tipo B
R.A.F. - Centro Diurno Socio-Terapeutico Riabilitativo 10/20 utenti Tipo A
R.A.F. - Centro Diurno Socio-Terapeutico Riabilit. 10/20 utenti Tipo B
Comunità Alloggio 10 p.1. Tipo A
Comunità Alloggio 10 p.1. Tipo B
Gruppo appartamento Tali comunità residenziali hanno una capacità massima di sei posti letto ed i requisiti strutturali previsti dalla normativa in materia di edilizia residenziale pubblica. Per quanto riguarda i requisiti gestionali vengono individuate le 2 seguenti tipologie di gruppo appartamento:
Gruppo Appartamento Tipo A
Gruppo Appartamento Tipo B
Centro Addestramento Disabili Diurno
Acquisito il parere favorevole dell'Ufficio di Presidenza del CO.RE.SA. in data 18.12.97.
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