Copertina del catalogo
a cura di Floriano De Santi
MARTHA,FREUD I CERCLES (1995) acrilici su tavola (98x68) |
LLIBERTAT CONDICIONAL (1995) acrilici su tavola (98x68) |
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«Quando guardiamo le sagome scure che popolano le acquaforti, le litografie e le serigrafie di Antoni Mirò, pensiamo che egli sia uno di quegli artisti che continuano a cercare l'enigma che sta dietro -ad esempio- una figura di Picasso, come un al di là della rappresentazione. E' evidente in tutto ciò una radicalità che può emergere nelle immagini attraverso simulacri formali, accensioni d'intensità, emozioni e sentimento.
L'ambiguità voluta che queste opere producono tende a realizzare una spettralità in cui diventano evidenti le precisioni del linguaggio, di temperatura quasi concettuale, e anche il vuoto in cui è immerso. Come dimostrano le opere grafiche, Antoni Mirò sembra ora guardare al "frammento del passato", nella sua eccezione di archetipo, che può assumere il significato di una delle strutture della dinamica di continuo riscatto che la coscienza stabilisce con la sua oscura radice inconscia.
La superficie del foglio si fa schermo su cui fissare immagini ritagliate, che innescano possibilità percettive dentro la dinamica semantica della composizione, e talora come momento di lotta contro l'anonimato delle stesse immagini, contro il loro essere segnali meramente araldici.
La mano sicura dell'artista spagnolo che definisce perentoriamente i profili taglienti e fermissimi delle figure, dà rilievo alla traccia viva lasciata da una silhouette, che ha raggiunto le essenzialità di un concetto e l'irrealtà di un'apparizione onirica.
Soprattutto in fogli quali Colom de Pau dell'88 e Personatge
del '90 Mirò arriva a teorizzare posizioni complesse in cui si costituisce
una visione autre, nella quale procedono ritmicamente associazioni
mentali e frantumazioni formali, in vista di un risultato aggiustato sulla
temperatura del proprio presente. » (Floriano De Santi)