"21 GIUGNO 1940 - GIUGNO 2000"
60° ANNIVERSARIO DELLA "BATTAGLIA DELLE ALPI"


"A tutti Coloro che, come i dieci Caduti del vecchio forte, hanno saputo
tener fede al giuramento prestato...
" da "Distruggete lo Chaberton" di E. Castellano

In questi giorni di pace uno sguardo rivolto a quei lontani tragici giorni per i più ancora, e forse per sempre, sconosciuti che scrissero una pagina della nostra storia, un personale e particolare ricordo ai Caduti della Batteria dello Chaberton, la 515° Batteria Guardia alla frontiera, che perirono, ben consci del loro cruento mortale destino, con onore nel compimento del loro dovere sotto il fortunoso e devastante fuoco nemico.
Orgoglio e vanto dell'artiglieria italiana da inizio sino al ventennio, a 3130 mt, il Forte più alto d'Europa, gli otto cannoni da 149/35 ed i suoi 320 uomini della Guardia alla Frontiera furono tra i tragici protagonisti della "Battaglia delle Alpi".
Attori anch'essi di quella che
"...non era stata una guerra, neppure una "guerra dimenticata", era stato un sanguinoso scontro di pattuglie...in un territorio che, malgrado il loro e altrui sacrificio, non è più italiano ma che continua a racchiudere, nella storia e nell'attualità della valle di Susa, un lembo della Patria", cui essi giurarono di essere "Dei Sacri Confini Guardia Sicura", ove, con indomita secolare tenacia si proietta ancora oggi l'ombra mutilata ma sempre amata di questo loro, nostro, Forte.

di Fabrizio Sarzotti

Scudetto della G.a.F. La Batteria Chaberton in inverno negli anni 30 Lo schema delle torri tipo Armstrong Montagna

L’epopea, tra tecnologia e valore militare, di quella che è stata un mito mondiale della fortificazione moderna. Dalle prime fortificazioni ottocentesche della Piazza Militare di Cesana sino alla costruzione in vetta al monte Chaberton della batteria a 3.130 metri di quota, descritta attentamente anno per anno in tutto il suo evolversi.
I giorni della sua prima e ultima battaglia nel giugno del 1940 sino allo smantellamento, attraverso immagini e documenti in gran parte inediti.
Nel 1898 vengono avviati i lavori per la costruzione della Batteria dello Chaberton. Lavorando con impegno in quello sprazzo di mesi che regalava l’estate in quota, fu portato avanti un progetto che solo pochi anni prima sarebbe stato inimmaginabile: fortificare una cima delle Alpi a 3.130 metri di quota.
Era stato realizzato qualcosa di incredibile e soprattutto di imprendibile, non vi erano al mondo artiglierie capaci di colpirla.
Nella sempre più travolgente evoluzione tecnologica, negli anni che seguirono l'ultimazione dei lavori di costruzione, furono realizzate artiglierie che rivoluzionarono i concetti stessi del fortificare ed in grado di colpire la sommità dello Chaberton e la sua batteria.
Solo progetti ed alcuni lavori di scavo lasciati ben presto incompiuti, nulla fu realmente fatto per potenziarlo e proteggerlo.
Nella "battaglia delle alpi" del giugno 1940 la Batteria dello Chaberton, colpita e devastata dalla prevaricante potenza delle artiglierie avversarie, resse con orgoglio ed onore per il coraggio e l'estremo sacrificio dei suoi artiglieri della G.a.F.
Consci della situazione, aumentando la cadenza di tiro al massimo, continuarono a sparare sino ridursi alle due ultime torri, che i tiri avversari non riuscirono a zittire......nonostante l'ordine militare francese di...."Détruisez le Chaberton!" gli osservatori francesi poche ore prima dell'armistizio segnalavano ancora come le cupole armate superstiti della batteria Chaberton fossero in piena attività....... le Chaberton tire toujours!

 

 

Bibliografia
DISTRUGGETE LO CHABERTON di E. Castellano Ed, Il Capitello TO 1984
FORTIFICAZIONI E SPIE di P.G.Corino Edizioni Melli Borgone di Susa TO 1998
LA BATTERIA CHABERTON E LA PIAZZA MILITARE DI CESANA di P.G.Corino Elena Morea Editore Torino 2006