I LABIRINTI DEL CORPO IN GIOCO
STRUTTURA|CONTENUTI|PROGRAMMA

LE INSTALLAZIONI IN BREVE

"NEUR-ONDE" Mario Canali 1997

Una cangiante scenografia nella quale luci, colori, suoni e movimenti sono determinati dalle sue stesse onde cerebrali del visitatore/attore che ha indossato un elettroencefalografo in grado di intercettare quattro diversi tipi di onde cerebrali ­ Alfa, Beta, Delta e Theta ­corrispondenti ad altrettanti stati mentali e fisiologici.

Il visitatore prende quindi posto su un alto scranno di fronte ad una suggestiva scenografia che man man si anima in base al suo vissuto emozionale.

Suono, luce, vento e nebbia innescano effetti con gli elementi dinamici della scenografia, creando un'atmosfera su cui si proietta l'emotività del visitatore.

L'opera è stata realizzata in collaborazione con Marcello Campione, Leonardo Aurelio, Francesca D'Arienzo, Giuliano Caione, Gabin e Paul Dabire, e con la consulenza del dott. Nitamo Montecucco per gli aspetti di Bio-feed back.

Elettroencefalografo: Maya Biomedicals, dott. William Giroldini.

"RITMI" Mario Canali 1997

E' una installazione interattiva che permette a quattro persone contemporaneamente di sviluppare un gioco musicale a partire dal proprio battito cardiaco.

I visitatori si siedono attorno ad un tavolo rotondo e inseriscono un dito nei rispettivi sensori di frequenza cardiaca. Le pulsazioni di ciascuno sono udibili ed anche visibili su cilindri luminosi pulsanti. Ognuno ha la possibilità di variare il timbro sonoro del proprio ritmo cardiaco premendo un pulsante, con oltre cento varianti. Si genera così una "sinfonia" di suoni continuamente modificati sia dalle scelte volontarie dei partecipanti che dal loro ritmo cardiaco, rivelatore degli stati emozionali.

L'opera è stata realizzata in collaborazione con Marcello Campione e Leonardo Aurelio.

"GENERAL INTELLECT" Piero Gilardi 1997

Realtà Virtuale sulla cultura metropolitana multietnica che prefigura una società senza frontiere incentrata sulla conoscenza. Il visitatore, prima di entrare nello spazio virtuale, sceglie una musica etnica tra sei diverse alternative; ad ogni uomo è abbinato un "collare" emettitore di ultrasuoni che permette ognuno di rappresentasi con una sfera colorata immersa nel paesaggio virtuale. La sfera/uomo può muoversi in tutte le direzioni e costruire edifici della propria cultura etnica.

Nella seconda fase della performance interattiva ognuno può "contaminare" con il proprio stile etnico-architettonico gli edifici costruiti dagli altri cinque partecipanti; così la metropoli diviene totalmente ibrida.

Infine tutte le sfere/uomo si fonderanno in una sola sfera trasparente che si muoverà secondo la somma vettoriale di ogni singolo componente per l'esplorazione collettiva dello spazio urbano. Nel sottosuolo ciascuno troverà casualmente una nuova identità etnica, simbolizzata da intense musiche vocali.

L'opera è stata realizzata in collaborazione con l'artista Ennio Bertrand.

Software: sistema Ray Castyng di Paolo Enriello ed Enrico Cicala.

Hardware: PC Pentium II 266, 1 Ghz hardisk, 32 Mb Ram, Schede Midi Sound Blaster.

"CONNECTED ES" Piero Gilardi 1998

Tre visitatori indossano un misuratore di respiro sul busto e all'orecchio un rilevatore della frequenza cardiaca, due funzioni fisiologiche influenzate dai nostri stati d'animo.

I partecipanti vedono evolversi sullo schermo rotondo, all'interno di un pozzo, forme globulari pulsanti che gradualmente si agglutinano per formare un vortice virtuale che li accompagna in uno "stato di coscienza alterata", una sorta di allucinazione lucida e collettiva che riflette in tempo reale i loro flussi emozionali.

L'opera è stata realizzata in collaborazione con l'artista Ennio Bertrand

Software: sistema 2 D di Enrico Cicala

Hardware: PC Pentium II 266, 1 Ghz hardisk, 32 Mb Ram.

"LIQUID VIEWS" di Monika Fleischmann & Wolfgang Strauss, che propone uno "specchio di Narciso" digitale attraverso il quale percepire la virtualità del proprio corpo e del proprio Io.

"Telematic Dreaming" di Paul Sermon, una installazione attraverso la quale due visitatori, in luoghi distanti, comunicano interagendo nel medesimo spazio virtuale.

"TANGO REVERIE"

Donato Prosdocimo, Giorgio Vaccarino, Massimo Venegoni, 1998Un corpo-a-corpo danzante con la macchina delle immagini. Il visitatore incontra un manichino-automa, animato da fotografie e da musiche di strada. Per coglierne appieno la fascinazione, deve abbracciarlo e intraprendere con coraggio un passo-a-due danzante. Solo allora potrà cogliere, negli occhi del fantoccio, memorie di viaggio rivisitate come in un sogno. Le emozioni si succederanno seguendo i passi dei due "ballerini" nel corso della danza interattiva. Come in un ballo a palchetto, il pubblico presente 'vede' il sogno proiettato e le mosse dei danzatori, incitandoli al meglio.

Hardware: Power Macintosh 6500 Ram 96 Mb. Sensori tattili e cinetici Videoproiettore LCD.

"WATER SPRING BOWL" Christof Grosse 1996

Il visitatore con le mani umide appoggiate sui manici modula il movimento alla ricerca della frequenza di risonanza. Un recipiente modellato con lo stesso materiale utilizzato per le campane, il bronzo, da luogo a un sorprendente fenomeno di risonanza acustica. Le increspature e gli zampilli visibili non sono altro che la figurazione del suono con onde che interferiscono rimbalzando sulle pareti del recipiente. Il suono nasce dalle mani e si trasferisce al bronzo, all'acqua, pervadendo l'aria e lo spirito.

"KAGE" Motoshi Chikamori 1997

L'ombra (Kage) è sempre stata considerata la prova dell'esistenza degli oggetti reali. Una piattaforma rotonda con venti piccoli coni che proiettano ombre molto illusive, a volte vibranti o impercettibilmente mutanti trasmette al visitatore una sorta d'inquietudine percettiva. I fenomeni che si generano sono apparentemente inspiegabili poiché la luce ambientale rimane stabile. Quando un visitatore tocca la punta di un cono innesca eventi fluttuanti: l'ombra si colora vivacemente, oppure si trasforma nell'ombra di un fiore. Il fenomeno risulta ancor più contraddittorio e al contempo evidente perché la mano del visitatore/attore proietta un'ombra coerente e stabile com'è nella nostra esperienza quotidiana.

Chikamori offre in quest'installazione interattiva la possibilità di alterare, attraverso un sistema di proiezione da computer, la nostra esperienza percettiva sul rapporto luce/oggetti evidenziando l'ambiguità che pervade la nostra cultura sotto la spinta trasformativa delle tecnologie immateriali.

Hardware: Power Macintosh G£, Ram 128 Mb. Sensori tattili. Videoproiettore LCD.

"BORNES SONORES" Erik Samak

"RITRATTI PROFUMATI" di Ennio Bertrand

"JOE MAIL" a cura di CSELT, un exhibit che permette di abbozzare un messaggero elettronico a immagini e somiglianza del visitatore, sfruttando le più recenti tecnologie digitali.

"VOCAL PRINT" a cura di CSELT, una installazione che registra l'immagine della propria voce.

"INTERACTIVE T.V." a cura di CSELT, un tentativo di prefigurare la televisione 'non passiva' attraverso esperienze scientifiche e musicali condotti da personaggi virtuali che interagiscono con i visitatori.

"LA SCOMPARSA DELLE TELECOMUNICAZIONI" una provocatoria riflessione sulla pervasività delle tecniche di comunicazione a cura di Roberto Saracco e ...(CSELT)

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