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L'Ombra delle Reti

Alcune osservazioni



raccolte durante la presentazione del lavoro di Giorgio Vaccarino ad Arslab il 21.02.1997 da un osservatore che non ha mai utilizzato la rete.

 

- Giorgio Vaccarino ha sempre parlato della casualità delle sue scelte.

- Vaccarino si definisce lui stesso 'autore' e non più 'artista'.

 

 

- Per Carlo Infante 'artista' è uguale a 'autore' anzi secondo lui Ë meglio la definizione 'autore'.

- Infante ha sostenuto vivamente che può fare benissimo a meno dell'arte. Sicuramente l'arte può fare benissimo a meno di lui.

- L'importanza dei diritti d'autore dovrebbe spostarsi sul problema della responsabilità d'autore.

 

- Dragone ha sostenuto che l'artista è la persona che sa utilizzare meglio e nel modo più creativo i media del suo tempo.

 

- X ha grossi problemi con i diritti d'autore e con le memorie attuali disponibili. Sta aspettando le fibre ottiche per un maggiore utilizzo creativo della rete.

 

Sensazioni e riflessioni:

 

- Il lavoro di Giorgio Vaccarino non mi trasmette nessuna sensazione metafisica.

- E la prima volta che davanti ad un'opera artistica - di questo si tratta se ho capito bene - mi sono chiesto a che cosa serve.

- La pretesa del concettuale non fa di per se stessa dell'opera un'opera d'arte.

- Creatività uguale arte? Ad ascoltare gli interventi sembra che sia sufficiente essere creativi per essere artisti, non a caso il termine 'creativo' è usato dai pubblicitari.

- La motivazione di coloro che vogliono disfarsi dell'arte, che non sanno né fare né pensare è la pubblicità di se stessi.

- Secondo la definizione di Dragone l'artista per eccellenza dei nostri tempi sarebbe l'Hacker'.

- Senza una zona metafisica non c'è né arte né artista.

- Dov'è l'espressione metafisica nella composizione di una pagina per la rete?

- Le fibre ottiche possono aumentare il flusso e la velocità delle informazioni, chip più potenti possono aumentare la capienza delle memorie, ma sicuramente non possono aumentare né la capacità di vivere, né il tempo della nostra vita.

- Più informazioni riceviamo più dobbiamo scegliere.

- Questi dati devono avere un senso specifico per l'individuo altrimenti rimarranno inutilizzati. Le statistiche ci dicono che dal 1966 ad oggi sono state prodotte più informazioni che nei precedenti 5.000 anni, ma come ha scritto M. Enzensberger la quantità di informazioni non ha niente a che fare con la capacità di connessione tra le informazioni che è l'intelligenza stessa. Anzi la quantità d'informazione può inibire la capacità di elaborazione e di sviluppo del pensiero.

 

Tesi:

 

- L'artista lavorando sulla rete diventa 'autore'.

- Il diritto d'autore ha la sua importanza perché il lavoro à facilmente riproducibile e la sua distribuzione difficilmente controllabile dall'autore.

- La relativa facilità della composizione dell'immagine porta alla superficialità dell'autore e del visitatore.

 

 

                                  Johannes Pfeiffer

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