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L'Ombra delle Reti |
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Arslab Boulevard da Consolaçao.
Perché Boulevard? "Perché no...?". Se ricordo bene queste furono le ultime parole di Timothy Leary prima di andarsene; "la sua ultima opera d'arte". Personalmente risponderei, in modo più immediato, perché! Questa risposta può essere dettata dal fatto che certe persone, o gruppi di persone, osservano la rete da un punto di vista artistico, divisi tra la necessità di un approccio più scientifico e la costante ricerca del bello. C'è il bisogno inespresso di fare una scelta: o si segue la guida nei meandri della nuova frontiera, o si seguono sentieri più comodi e sicuri che sono già stati tracciati.Abbiamo fatto una scelta e seguiamo la guida nei meandri della nuova frontiera, lungo sentieri nascosti e tortuosi, con un'andatura più calma e riflessiva. Alcuni di noi possono aver scelto la lentezza invece della velocità; la riflessione al posto della reazione; la pazienza di fronte all'irrequietezza: il Boulevard in luogo dell'Autostrada. Si pensa, di solito, che le autostrade accolgano un flusso di "traffico" maggiore, il che è vero fino a un certo punto, per lo meno in termini di quantità, fluidità, velocità, intersecamento di varie strade. Tuttavia, una rete di comunicazione così intasata, sia nel "mondo reale" che nell'altrettanto reale "mondo digitale", crea una serie di "nuovi problemi", che dobbiamo riconoscere come tali, ma che non dobbiamo necessariamente condividere; perciò alcuni di noi preferiscono percorrere un Boulevard piuttosto che essere spintonati lungo un'autostrada affollata, monotona e prevedibile, aspettando con ansia di arrivare al primo svincolo per poter fare un'inversione a U.
Percorriamo dunque un'altrettanto affollato, rumoroso e trafficato Boulevard; tuttavia l'approccio alla moltiplicità sarà diversa, perché dettata, orientata e sostenuta da un'andatura più lenta. Io sceglierei questo tipo di flânerie tecnologica, prendendo il tempo di guardarmi intorno, di lasciar sedimentare gli stimoli e le informazioni, di fare nuove conoscenze: di andare avanti e indietro tra la luce e l'ombra delle reti.
DP Novembre 1996
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