Comunicato Stampa 19.09.08 a cura di Mirto Lupo - Segretario Associazione Aperto Torino

l'Associazione Aperto Torino  presenta:

 
con il Patrocinio della
in occasione del

   UN VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA STORIA DELLA CULTURA E DELL’ARTE
 
 
"Aprire per conoscere" pietra tagliata - Benlupo

 

Via Belfiore: una passeggiata artistica lungo l’antica via dell’oro

Itinerario e descrizione a cura di Mirto Lupo

per l’Associazione Aperto Torino

 

Attraverso una finestra osserviamo la città, scorgiamo linee indistinte ... porte, confini di territori nascosti.

“Visitate gli spazi dove nasce l’Arte!” è l’invito di Aperto Torino.

Un insolito itinerario, che propone un’analisi sulle reciproche influenze tra Arte e Territorio, si sviluppa nel colorato, liberty e multietnico Borgo di San Salvario a Torino.

Passi leggeri e veloci oppure lenti e precisi ... fra pagine, fogli, immagini e parole ... ci conducono. Ci incamminiamo leggendo segni architettonici, tracce storiche, impressioni ed espressioni di ambienti creativi alla ricerca del reale legame esistente fra il complesso tessuto urbano e l’arte contemporanea. Labirinti svelati, percorsi liberi, voli senza ali ci inducono alla ricerca della conoscenza.” Torino Esposizioni, in passato punto d’incontro delle Arti a Torino, attende ora il Grande Sport delle Olimpiadi Invernali nel 2006; porta d’ingresso al Parco del Valentino, disteso sulle sponde del Po, e simbolo di una città che cambia, è il punto di partenza del nostro percorso. Dopo esserci soffermati per un attimo ad osservare il caratteristico Villino Caprifoglio dei primi del Novecento, attraversiamo Corso Massimo D’Azeglio, sul quale si affacciano gli Istituti scientifici; notiamo in particolare Medicina con le sue alte torri centrali. Ci soffermiamo in Corso Raffaello presso il palazzo dell’antica Unione Tipografico Editrice Torinese (UTET), che presenta una facciata in mattone cotto a vista con eleganti trifore. Superata l’Opera Universitaria, attraversiamo Via Madama Cristina e scorgiamo fra le multicolori insegne degli esercizi commerciali un’antica casa-fabbrica liberty con particolari decorazioni circolari in litocemento. Giungiamo, quindi, in Via Belfiore 50 dove possiamo ammirare un palazzo, appena restaurato, di gusto barocco che nasconde misteriose maschere fra le sue decorazioni in gesso. Entriamo nel cortile dove scopriamo che ai piedi di due altissimi e profumati glicini si aprono le porte di antichi laboratori e studi di arte contemporanea. Un punto d’incontro di artisti ed arti visive diverse, distanti, in conflitto costruttivo fra loro, ma complementari e partecipi ad un dialogo aperto. “Alba si è fatta dove il buio è sparito, il tuo luogo per esprimere è l’officina dove altri hanno lasciato un segno antico. Spazi racchiusi dove l’ingegno stenta a rinchiudersi.” Ecco un’idea dello studio di Guido Tomasone secondo Angela Calella Benlupo che afferma: “Il mio atelier è ovunque: la cucina della mia casa, lo spazio antico di una posta per carrozze e cavalli di fine ottocento, un prato incolto ...”. E riferendosi a Mirto Lupo, aggiunge “La fotografia è un luogo dei luoghi della mente, dove il particolare come il grande orizzonte diventa unica cosa vista con lo stesso grande amore.” Precisa, inoltre, la pittrice ospite Mariella Crosio: “L’arte è così affascinante che è possibile sia produrla che interpretarla e fruirla o entrambe le cose. Lo ritengo un piacere che soddisfa l’erudito … o, semplicemente, la persona che vuole solo respirarne l’essenza …”. Un punto d'incontro di artisti ed arti visive diverse, distanti, in conflitto costruttivo fra loro ma aperti al dialogo: ci attendono oltre ad Angela Calella Benlupo, Guido Tomasone, Mirto Lupo e Mariella Crosio anche Anna Havrylenko, Isabella Maroglio, Mariella Pelissero, Flora Di Domenico e Zora. Usciamo da questo “alambicco” di menti creative che ci stimolano a comporre un nostro personale percorso attraverso le centinaia di ateliers di arte contemporanea in Torino ed in Piemonte presentati dall’Associazione Aperto Torino. Ci avviamo lungo Via Belfiore sino all’incrocio con Via Morgari, l’antica Via Pallamaglio nei ricordi di Natalia Leone Ginzburg, dove scopriamo un vero gioiello liberty, i bagni pubblici abbandonati a se stessi, in cui spiccano l’andamento curvilineo delle forme e le curiose decorazioni del cornicione: un’alternanza di rane e conchiglie. Proseguiamo lungo la via fra la Chiesa del Sacro Cuore di Maria ed il Consolato del Marocco, un significativo e simbolico contrasto caratteristico dell’attuale vita quotidiana nel quartiere. Quali testimoni di un grande passato industriale oltrepassiamo il ponte sospeso tra i palazzi degli uffici della FIAT per inoltrarci nel quadrilatero di San Salvario dove fervono, oggi come un tempo, attività artigiane e mercati all’aperto. Entriamo al 18 nello studio di Anja Längst e Benny Naselli affacciato sulla strada come le antiche botteghe dei pittori medioevali. Concludiamo la nostra passeggiata lungo Corso Marconi ed il Parco del Valentino dove ammiriamo il Castello del Valentino e scorgiamo, infine, fra gli alberi la Promotrice delle Belle Arti.
Ed ecco che un insolito viaggio diventa infine un invito a scoprire e percorrere sempre nuovi viaggi in mondi interiori tra le pieghe, le linee e le ombre soffuse dei quadri accatastati e dei fogli sparsi, a volte, raccolti per l’occasione: la visita degli artisti e del pubblico di Aperto Torino.

 

via Belfiore 50
 
Per ulteriori informazioni: Mirto Lupo (333.5088844)
Con cortese preghiera di pubblicazione e/o diffusione.
GRAN TOUR 2008
Aperto Torino