Mariella
Crosio
DOVE NASCE L’ARTE ... a cura di Aperto Torino
Uno sguardo nello
studio di Mariella Crosio.
Un antro, luogo chiuso in cui operare, fondere
le proprie emozioni, sviscerarle per poterle esprimere con un atto
creativo, si presenta così lo studio.
Percorsi di vita, tragedie
dell’infanzia e dall’infanzia reduci, cadaveri non ancora sepolti,
questi volti cerei quasi senza vita con richiesta di giusto giudizio
mi chiariscono la profonda cultura umana e psicologica dell’artista
… ed il suo interiore viaggio alla ricerca e all’esplorazione del
proprio mondo inconscio ed inconoscibile.
La figura umana
preponderante e quasi assoluta della sua ricerca mi attornia in
questa casa studio vitale e quotidiana per lei.
Mi stupisce quanto queste immagini e forme
possano vivere e dividere lo spazio soltanto con l’immensità dei
suoi libri.
Angela Calella
Benlupo (
www.arpnet.it/aperto)
M.C.
dimostra fin dall'infanzia una spiccata passione per il disegno:
volti e figure umane costellano le pagine dei libri, i cartoncini
recuperati da scatole di cioccolatini e i muri di
casa.
Realizza
alcuni lavori a olio su tela che riflettono i conflitti e le scelte
espressive dell'età giovanile.
Per
alcuni anni I'attività lavorativa in altri campi la porta lontano da
ambienti artistici ed e' costretta a sospendere, senza pero'
disperdere, la sua energia, il suo intento e slancio creativo. Si
laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne alla facoltà di
Lettere di Torino ed acquisisce esperienze letterarie formative per
l'espressione artistica nell'approccio di autori come W.Blake, Yeats
e T.S.Eliot.
Ritrova
poi l'opportunità di frequentare le classi di scultura e modeling in
creta dello scultore Sidney Simon presso la Art Students League di
New York, rimanendo negli USA per alcuni anni.
Tornata
a Torino frequenta gli ateliers di alcuni maestri pittori per
approfondire e sperimentare le tecniche di pittura a olio ed esegue
studi su artisti del XIX e XX secolo.
Le sue
opere a olio su tela e tempera acrilica sono caratterizzate dalla
cupa intensità del colore e dal contrasto col nero degli sfondi. I
toni scuri rivelano il gusto per atmosfere ombrose dove la presenza
di un corpo nudo o di un volto evoca l'ambiguità di un sogno e le
emanazioni dell'inconscio.
Questa fisicita' esprime una visione
di profonda sofferenza e solitudine dell'essere umano, spesso
permeata di sensualità.
M.C.
sostiene che la vita, le esperienze e i sentimenti di un artista si
traducano in un "fare anima" nella concezione junghiana del termine,
originando quel sostrato da cui egli attinge per esprimere
sensazioni universali, in una posizione quasi di neutralità
dell'artista stesso.
L'ambiente in cui lavora Mariella Crosio è
collegato alla sua casa e riflette la personalità di chi ci vive,
con una massiccia presenza di libri e oggetti come tracce delle sue
esperienze.
Ha
partecipato ad alcune mostre collettive dal 2002 a
Torino.