Fra
le mille incredibili e sempre stupefacenti sembianze che assume la natura ci
sono casi in cui alcuni esseri viventi sembrano concentrare caratteri e
comportamenti veramente fuori del comune.
In
particolare, se analizziamo le mille forme geometriche e i fantastici colori
assunti dal mondo degli insetti, possiamo imbatterci in alcuni animali
caratterizzati da un mimetismo e un comportamento ai limiti del credibile.
In
particolare voglio parlarvi dell'ordine dei Phasmoidea, che racchiude circa
4.500 specie divise fra le famiglie di insetti foglia e stecco.
Hanno
lunghezza variabile, che raggiunge anche i trenta centimetri, e sono
caratterizzati da vita breve che supera difficilmente l'anno di età.
Popolano
prevalentemente le zone tropicali umide del nostro pianeta ma alcuni vivono
anche nelle zone temperate con le massime concentrazioni riscontrate in Oceania
ed Asia.
Sono
insetti esclusivamente erbivori con dieta basata su rovi, foglie di alberi come
l'olmo, la quercia o l'eucalipto ed ancora edera, biancospino e germogli di
rosa. Appena nati e per i primi giorni di vita sfruttano la fotosintesi come
alimentazione.
Li
caratterizzano movimenti lenti e le loro azioni si concentrano prevalentemente
col favore delle tenebre.
Se
indisturbati passano le ore diurne in posizione pressoché immobile adagiati
sulle piante di cui si nutrono per poi iniziare la loro attività quando gli
eventuali predatori si trovano in condizioni svantaggiose.
Ma
è solo grazie alla loro grandissima abilità mimetica che questi animali
sopravvivono ai loro predatori naturali come rettili e uccelli.
La
natura, inoltre, li ha dotati di altre peculiarità, caratterizzanti le varie
specie, tutte tendenti alla difesa dagli attacchi esterni.
Sono
in grado di praticare la tanatosi, ovvero la capacità di fingere la morte, se
disturbati. Alcuni crollano letteralmente sul terreno con gli arti distesi lungo
il corpo, irrigiditi, e rimangono in questa posizione anche per alcune ore fino
a pericolo scampato.
Persino
le uova sono capolavori di mimetismo. Sono, a seconda della varietà, vicine
all'essere microscopiche (nell'ordine dei 2-3 mm) e comunemente assumono la
colorazione, i disegni e la forma dei semi delle piante.
Le
uova sono prodotte in numero elevato e in alcuni casi vengono espulse
dall'addome con gran forza. Esempio principe lo troviamo nell'Extatosoma
Tiaratum, che arriva a produrre circa dodici uova al giorno, per un
considerevole periodo, e le catapulta anche a 5-6 metri di distanza evitando,
tramite questo stratagemma, un'eccessiva densità di individui nella stessa
zona.
Sono
insetti quasi completamente atteri e le ali compaiono, non molto efficienti,
soprattutto nei maschi.
La
necessità di volo dei maschi è derivata, prevalentemente, per gli scopi
riproduttivi. Difatti gli individui maschili, essendo in numero sensibilmente
minore sfruttano il volo per avere maggiori possibilità di accoppiamento con
femmine di luoghi differenti.
In
molti altri casi le ali vengono utilizzate come strumento intimidatorio poiché
dotate di disegni come "falsi occhi" imitanti, come anche in molte
farfalle, occhi di animali come le civette.
La
generale difficoltà nel volo ha però indotto questi insetti allo sviluppo di
dispositivi alternativi di difesa oltre al già citato mimetismo.
Sono
capaci di emettere suoni ed emanare fastidiosi odori e, in caso di pericolo,
perdere gli arti che ricresceranno perfettamente nei soggetti più giovani.
Il
corpo è spesso ricoperto di spine. Nei maschi di Euryacantha Calcarata queste
spine arrivano ad essere estremamente taglienti e resistenti tali da indurre gli
indigeni della Nuova Guinea ad utilizzarle come ami per la pesca!
Ci
si potrebbe anche imbattere nel rigurgito di un Anisomorpha Buprestoides che,
giunta oramai all'ultima spiaggia, ricorre a questo disperato tentativo per
scoraggiare i predatori a lei interessati.
Se
consideriamo la famiglia degli insetti foglia (fam. Phillidae) notiamo che
l'addome subisce una notevole espansione rispetto a quello, esile, degli stecco
(fam. Phasmatidae).
Il
corpo degli insetti foglia può raggiungere diversi centimetri di larghezza ed
assumere forma e sembianze confondibili con i cespugli vegetali adottati come
dimora da questi animali.
Ma
le stravaganze non si fermano qui.
Assumono
fin da giovanissimi colorazioni differenti e variabili a seconda di fattori
esterni (umidità, luce, temperatura) e riescono ad imitare sia le foglie verdi
che quelle secche non tralasciando nemmeno di seguire, in sintonia col resto
dell'albero, il vento che agita i rami.
Naturalmente,
se ben osservati, si potrà notare su tutto il corpo, arti compresi, una
particolareggiata riproduzione, fin nei minimi particolari, delle venature
fogliacee.
Per
alcuni appassionati i fasmidi potrebbero essere elevati a simbolo del movimento
femminista.
Tutto
dovuto al fatto che alcune specie presentano un particolare tipo di
riproduzione, la partenogenesi.
Essere
partenogenetici vuol dire che le femmine sono in grado di deporre uova che,
anche senza essere state fecondate da un maschio, generano comunque prole
fertile, in gran parte, di sesso femminile.
Il
dimorfismo sessuale è accentuato fin dalla giovane età e le femmine sono
solitamente nettamente più grandi, tanto che alcune portano sul proprio dorso
il compagno. Inoltre negli individui partenogenetici il numero di maschi è
esiguo e la partenogenesi può essere adottata di regola od essere solamente un
modo di tramandare la specie quando le condizioni esterne non permettono
accoppiamenti.
Molte
specie vengono vendute in negozi di animali specializzati in rettili e vi è un
gran numero di appassionati, soprattutto all'estero, che studia il comportamento
di questi piccoli miracoli della natura.
L'unico
ostacolo all'allevamento casalingo di questi animali potrebbe essere la
difficoltosa reperibilità di vegetali freschi, soprattutto nei mesi invernali.
Le
specie offerte sul mercato sono una buona quantità e i prezzi possono
raggiungere anche cifre considerevoli.
Se
si è interessati ci si può rivolgere a negozi particolarmente forniti oppure
contattare allevatori, dilettanti o professionisti, reperibili sia in Italia che
in Francia
Sicuramente
sono insetti che, per ora, non rischiano l'estinzione. Ciò è dovuto, per
fortuna, alla facilità con cui vengono riprodotti in cattività anche da
principianti a patto che vengano seguiti piccoli ma fondamentali accorgimenti
come il rispetto di un tasso di umidità elevato e la costante presenza di cibo
fresco. Nemmeno la temperatura di allevamento risulta un problema in quanto sono
animali che vivono bene anche senza l'ausilio di riscaldatori trovandosi
facilmente a loro agio anche a temperature intorno ai 20°C.
Vi
posso personalmente assicurare che i sacrifici saranno ripagati ben presto dalle
soddisfazioni che si avranno a ospitare, in un angolo della nostra abitazione,
questi maestri del camuffamento. Per primo, il fatto di poter veder nascere,
dopo 3-6 mesi di incubazione, da un "granello" di 3 mm un animaletto
di un centimetro dotato di ben sei zampe, tutte di considerevole lunghezza.
Qualcosa di veramente magico...
Giuseppe Amato