ISTRUZIONE (7a)

MERCOLEDI' 17 FEBBRAIO 1999
273a Seduta

Presidenza del Presidente
OSSICINI

Intervengono i sottosegretari di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni e per la pubblica istruzione Zoppi.

La seduta inizia alle ore 15,30.

(omissis)

IN SEDE REFERENTE
(2881) Riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Sbarbati; Sbarbati ed altri; Rodeghiero ed altri; Burani Procaccini; Napoli
(132) MANIERI ed altri. - Delega al Governo per la riforma delle accademie di belle arti
(179) MARCHETTI ed altri. - Delega al Governo per la riforma delle Accademie di belle arti e la loro trasformazione in Istituti superiori delle arti visive
(1116) COSTA ed altri. - Riforma delle accademie di belle arti e degli altri istituti artistici superiori
(1437) NAPOLI Bruno. - Nuove norme riguardanti la disciplina dell'insegnamento di educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado
(2265) SERVELLO ed altri. - Riforma dei conservatori di musica e riordino degli studi musicali
(2315) SERENA. - Delega al Governo per la riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia di danza, dell'Accademia di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica

- e della petizione n. 129 e del voto regionale n. 153 ad essi attinenti.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 29 settembre 1998.

Il PRESIDENTE ricorda che il relatore aveva presentato una propria proposta di testo unificato (pubblicata in allegato al resoconto della seduta del 24 settembre), invitando la Commissione ad adottarla a base della successiva discussione.

Il relatore LOMBARDI SATRIANI ribadisce il proprio orientamento, confermando altresì la massima disponibilità a recepire eventuali proposte migliorative e condividendo comunque l'esigenza di giungere al più presto all'elaborazione di un testo definitivo.

Il senatore ASCIUTTI rimarca che il testo presentato dal relatore è radicalmente diverso da quello che la stessa maggioranza, insieme all'opposizione, aveva a suo tempo approvato alla Camera dei deputati. L'invito ad assumerlo a base della discussione equivale pertanto ad iniziare un iter completamente nuovo, vanificando quanto finora fatto in molti mesi di lavoro.

In una breve interruzione la senatrice MANIERI rileva che non sono mancate in passato occasioni in cui la Camera ha stravolto il testo pervenutole dal Senato e il relatore LOMBARDI SATRIANI ricorda il caso della riforma dei concorsi per la docenza universitaria.

Il senatore ASCIUTTI, riprendendo il proprio intervento, afferma che se tale era l'intenzione del Senato si sarebbe dovuto operare con assai maggiore sollecitudine. La lentezza con cui procede l'esame della riforma testimonia al contrario la volontà di non pervenire ad un'approvazione definitiva. Lo stesso lavoro svolto in sede di Comitato ristretto è stato approssimativo ed affrettato, non essendosi mai addivenuti ad un esame puntuale dell'articolato proposto dal relatore.

Il relatore LOMBARDI SATRIANI, in una ulteriore interruzione, ricorda che il Comitato ristretto non ha potuto concludere i propri lavori, avendo una forza politica ritirato il proprio consenso a procedere in quella sede.

Il senatore ASCIUTTI termina il proprio intervento auspicando che la maggioranza si ravveda e opti di prendere a base il disegno di legge n. 2881, pervenuto dalla Camera, tanto più che ciò corrisponderebbe fra l'altro alle richieste formulate da moltissimi dei soggetti auditi dal Comitato ristretto nel corso delle sue interminabili audizioni. In caso contrario, l'opposizione non potrebbe non prendere atto della volontà della maggioranza di non approvare la riforma.

Il senatore MARRI riconosce che il Gruppo Alleanza Nazionale chiese a suo tempo la remissione dei provvedimenti alla sede plenaria. Ricorda tuttavia che ciò fu dovuto all'esigenza di porre fine all'inesauribile serie di audizioni che il Comitato ristretto stava svolgendo, ascoltando non solo soggetti che erano già stati auditi presso l'altro ramo del Parlamento ma addirittura più volte gli stessi soggetti. Né d'altronde è mai accaduto a sua memoria che il Senato stravolgesse un testo già approvato dalla Camera dei deputati: se peraltro il relatore è disponibile a modificare il suo testo, non si comprende perché egli non convenga sulla opportunità di modificare il disegno di legge n. 2881 che, come è noto, è stato approvato all'unanimità dall'altro ramo del Parlamento. Insiste quindi nella sua proposta di adottare a base della discussione il disegno di legge n. 2881.

Il senatore BEVILACQUA riconosce che in un sistema bicamerale entrambe le Camere godono di piena autonomia. Stante l'approvazione all'unanimità presso l'altro ramo del Parlamento del disegno di legge n. 2881, egli si interroga peraltro su cosa sia intervenuto nel Governo all'atto della trasmissione del testo al Senato, al fine di capire il senso dello stravolgimento operato dal relatore.

La senatrice MANIERI invita a superare le contrapposizioni nell'interesse comune di varare una riforma che, non va dimenticato, ha origine parlamentare. Ella stessa, ricorda, ha presentato negli anni Novanta un disegno di legge di riforma delle accademie e dei conservatori che era più avanzato rispetto sia all'attuale disegno di legge n. 2881 che al testo proposto dal relatore. E' dunque indubbio che la riforma sia necessaria, non tanto per il personale, quanto per la formazione artistica e per i diplomati, che altrimenti risulterebbero fortemente penalizzati a livello europeo. Tali considerazioni impongono a suo giudizio una riflessione serena, scevra da personalizzazioni. Né appare d'altra parte fondato il giudizio di strumentalizzazione delle audizioni: in qualità di relatrice sui disegni di legge di disciplina dell'attività musicale, ella conferma l'impossibilità oggettiva di selezionare le richieste di audizione che inevitabilmente giungono copiose con riferimento ad ogni disegno di legge di un certo rilievo. Allo stato attuale, appare dunque assai più proficuo prendere atto del lavoro svolto - senz'altro non vano - e raccogliere la disponibilità del relatore a modificare il testo da lui proposto. Ella stessa, ad esempio, ritiene che alcuni aggiustamenti andrebbero apportati in particolare per quanto riguarda l'articolo 6 e le questioni relative al personale. Tutto ciò, senza comunque affossare la riforma in una sterile contrapposizione.

Anche il senatore TONIOLLI riconosce la legittimità di apportare modifiche ai testi già licenziati da un ramo del Parlamento. Sottolinea tuttavia che, nel caso specifico, il disegno di legge n. 2881 era stato approvato all'unanimità dalla Camera dei deputati e aveva registrato il favore degli interessati, non da ultimo quello dei direttori dei conservatori.

Posto che debbono ancora intervenire alcuni senatori iscritti a parlare, in considerazione dell'imminente inizio dei lavori dell'Assemblea, il PRESIDENTE rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

La seduta termina alle ore 16,30.