179a Seduta (pomeridiana)
(17 marzo 1998)

Presidenza del Presidente
OSSICINI

Intervengono i sottosegretari di Stato per la pubblica istruzione Soliani e per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni.

La seduta inizia alle ore 15,30.

SUL SOPRALLUOGO NELLA REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA

Il PRESIDENTE, preso atto degli orientamenti manifestati dai Gruppi, comunica che le date prescelte per il sopralluogo in Germania sono quelle del 6-7 maggio. Avverte quindi che inoltrerà alla Presidenza del Senato una richiesta di autorizzazione in tal senso.

Prende atto la Commissione.

IN SEDE REFERENTE
(2881) Riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Sbarbati; Sbarbati ed altri; Rodeghiero ed altri; Burani Procaccini; Napoli
(132) MANIERI ed altri: Delega al Governo per la riforma delle Accademie di belle arti
(179) MARCHETTI ed altri: Delega al Governo per la riforma delle Accademie di belle arti e la loro trasformazione in Istituti superiori delle arti visive
(1116) COSTA ed altri: Riforma delle accademie di belle arti e degli altri istituti artistici superiori
(1437) NAPOLI Bruno: Nuove norme riguardanti la disciplina dell'insegnamento di educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado
(2265) SERVELLO ed altri: Riforma dei conservatori di musica e riordino degli studi musicali
(2315) SERENA: Delega al Governo per la riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia di danza, dell'Accademia di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica
- e della petizione n. 129 ad essi attinente
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)

Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta pomeridiana del 10 marzo scorso.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione generale.

Il senatore MONTICONE esprime apprezzamento per la relazione svolta dal senatore Lombardi Satriani, dalla quale sono emerse con chiarezza sia l'urgenza di procedere alla riforma della normativa relativa alle Accademie e ai Conservatori sia l'esigenza di un approfondimento critico. La complessità della materia è infatti tale da rendere l'approccio del disegno di legge n. 2881 a volte eccessivamente semplicistico. Non appare ad esempio condivisibile una trattazione indistinta di tematiche di diverso peso e profilo, come ad esempio la disciplina degli istituti musicali e di belle arti, delle Accademie e delle istituzioni dedicate alle arti gastronomiche. Se la legge deve infatti indubbiamente dettare norme di carattere generale, occorre al tempo stesso che essa sappia valutare sapientemente le diverse specificità.
Quanto poi alla previsione di istituire almeno un Istituto superiore delle arti (ISDA) in ogni regione, egli rileva che tale programmazione non scaturisce dalle reali esigenze del territorio e appare del tutto inadatta a garantire efficacemente la qualità della formazione.
Irrisolto appare altresì, prosegue, il rapporto tra Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica e Consiglio nazionale delle arti (CNDA). Tale organismo, di nomina prevalentemente ministeriale, non corrisponde infatti all'esigenza di un organo di autogoverno sul modello del Consiglio universitario nazionale (CUN) quale si addice ad un settore dell'istruzione universitaria.
Il senatore Monticone registra poi una vistosa lacuna per quanto riguarda i contenuti di qualità della formazione e della ricerca artistiche. Il disegno di legge n. 2881 non fornisce infatti a suo giudizio un quadro definito di orizzonti per una ricerca artistica di livello universitario, trascurando di disciplinarne gli aspetti strutturali. Nè esso collega adeguatamente il meccanismo di reclutamento dei docenti degli istituendi ISDA con quello dei docenti universitari. Infine, esso non prefigura adeguati sbocchi professionali per gli studenti degli ISDA, benchè proprio la connessione tra istruzione ed occupazione dovrebbe essere l'elemento discriminante di una politica universitaria degna di questo nome.
In conclusione, egli si dichiara d'accordo con la proposta del relatore di distinguere la disciplina delle Accademie da quella dei Conservatori, nonchè di procedere ad una migliore precisazione degli sbocchi sia formativi che lavorativi. Dichiara di condividere altresì il suggerimento di audire le categorie interessate e di proseguire l'iter dei provvedimenti in Comitato ristretto, al termine della discussione generale. Tiene peraltro a precisare che le osservazioni critiche svolte non sono tese a misconoscere l'operato dell'altro ramo del Parlamento, bensì a raccogliere alcune preoccupazioni di fondo con particolare riguardo alla formazione degli artisti.

In un breve intervento, il PRESIDENTE dà atto al relatore di aver affrontato le tematiche in questione con grande serietà. Ritiene peraltro che l'oggettiva complessità della materia comporti l'esigenza di adeguati approfondimenti, nei termini e nei tempi che si renderanno necessari.

Il relatore LOMBARDI SATRIANI ringrazia il Presidente per le sue assicurazioni, negando recisamente alcun intento dilatorio sui tempi di approvazione del provvedimento. Le legittime aspettative del settore hanno tuttavia innescato, rileva, una sorta di ´cacciaª al responsabile di eventuali ritardi.

Interviene quindi il senatore RESCAGLIO, il quale lamenta anzitutto che il disegno di legge n. 2881 penalizzi istituzioni già di grado universitario quali ad esempio la Scuola di paleografia musicale di Cremona. Pur condividendo l'impostazione del relatore, che ha sottolineato l'esigenza di porre finalmente mano ad una riforma da troppo tempo necessaria, egli ritiene che il provvedimento lasci irrisolti alcuni nodi cruciali. Ad esempio, la disciplina comune di Accademie e Conservatori rischia a suo giudizio di penalizzare le rispettive differenze in un unicum indistinto; inoltre, il provvedimento non istituisce una nuova fascia universitaria, ma si limita a promuovere gli attuali istituti in facoltà universitarie, senza rispettare peculiarità e specificità; ancora, l'equipollenza assicurata ai diplomi conseguiti prima dell'entrata in vigore della legge pone a rischio il valore di quelli già considerati di grado universitario; infine, il provvedimento non detta norme chiare sul reclutamento dei docenti a regime e sulle modalità di accesso agli istituendi ISDA.
Pur riconoscendo che il disegno di legge n. 2881 si muove comunque nella direzione di ricercare una soluzione a problemi annosi, egli si dichiara conclusivamente contrario ad una assimilazione della disciplina delle Accademie e dei Conservatori con quella delle università. Manifesta invece il proprio apprezzamento per la proposta governativa di istituire un liceo musicale in ogni provincia, recidendo così un anomalo cordone ombelicale tra istruzione musicale e istruzione secondaria.

Il senatore LORENZI rievoca il contributo fornito dal suo Gruppo in occasione del dibattito parlamentare sul ´collegatoª alla finanziaria 1994 (poi legge 24 dicembre 1993, n. 537), che conferiva, con i limiti e le procedure da definire con appositi decreti legislativi, personalità giuridica ed autonomia, oltre che alle scuole di ogni ordine e grado, alle istituzioni di alta cultura di cui all'articolo 33 della Costituzione, in particolare le accademie e i conservatori. Peraltro, l'esame delle proposte concernenti queste ultime istituzioni deve oggi essere ricondotto a quello più ampio sulla riforma dell'ordinamento scolastico e universitario, sul quale ancora il Gruppo Lega Nord - Per la Padania indipendente ha fornito spunti particolarmente significativi, soprattutto concernenti una scansione per cicli triennali, che ha trovato non fortuiti recepimenti nel disegno di legge d'iniziativa del ministro Berlinguer, presentato alla Camera dei deputati. La soluzione colà prefigurata di una conclusione degli studi secondari superiori a diciotto anni agevola d'altronde il riconoscimento dell'istruzione fornita da Conservatori e Accademie quale istruzione di livello universitario. Nè tale riconoscimento può essere negato, pena un appiattimento a livello meramente professionale di istituzioni di alta cultura, ovvero essere condizionato da preconcetti dovuti ad alterigie del mondo universitario.
Conclude rimarcando come il dibattito in corso costituisca per le Accademie e ancor più per i Conservatori un'occasione da non perdere, per il conseguimento di quella equiparazione all'istruzione universitaria, che costituisce per essi un vero e proprio diritto.

Il senatore ASCIUTTI conviene sulla opportunità di aggiornare una normativa ormai antiquata e condivide altresì molte delle perplessità avanzate dallo stesso relatore. Auspica tuttavia che il Governo sgombri preliminarmente il campo da alcuni possibili equivoci che rischiano di rallentare, se non addirittura ostacolare, il lavoro della Commissione: la proposta di istituire licei musicali a livello provinciale, la natura degli incarichi di direzione dei Conservatori e il mantenimento delle Accademie e dei Conservatori, ai sensi delle leggi Bassanini, in ambito scolastico. Tutte e tre queste questioni devono a suo giudizio essere chiarite dal Governo in via prioritaria rispetto al lavoro sui contenuti dei disegni di legge in titolo, affinchè la Commissione possa lavorare in tranquillità, senza essere intralciata da proposte che - paradossalmente - vanno in direzione opposta.

La senatrice BRUNO GANERI manifesta a sua volta condivisione per la relazione svolta dal senatore Lombardi Satriani. Dichiara quindi di apprezzare la parellela trattazione della riforma dei cicli e di quella delle Accademie e dei Conservatori: i ritardi nel riordino di alcune tipologie di studio hanno infatti determinato, nel passato, un enorme divario fra i vari comparti della pubblica istruzione, con conseguente impossibilità di procedere a valutazioni efficaci. Uno degli aspetti qualificanti di entrambi i provvedimenti è d'altronde quello di statuire il diritto primario alla formazione artistica in generale e musicale in particolare. Ella non condivide tuttavia la proposta del relatore di distinguere la disciplina delle Accademie da quella dei Conservatori, dal momento che l'idea riformatrice dovrebbe essere proprio quella di un ´politecnico delle artiª che corrispondesse all'esigenza di una interazione didattica e produttiva tra i diversi settori artistici.
Quanto poi al timore da alcune categorie sollevato che il testo possa privilegiare la trasformazione in istituzione di grado universitario di alcuni Conservatori a danno di altri, ella dichiara di non condividere tale preoccupazione, niente affatto giustificata dal testo del disegno di legge n. 2881. Altrettanto ingiustificata appare poi, a suo giudizio, la preoccupazione relativa allo status dei docenti delle Accademie e dei Conservatori, dal momento che qualunque forma concorsuale diretta a promuovere detti docenti ad uno status diverso risulterebbe di fatto inutile dal momento che essi già godono di uno status giuridico analogo a quello dei docenti delle istituzioni di alta cultura.
Ella si esprime infine a favore della proposta governativa di un liceo musicale per ogni provincia, che renderebbe anche più organico l'insegnamento della musica nel contesto territoriale e giustificherebbe l'istituzione di un ISDA per ogni regione. Attualmente l'insegnamento musicale è infatti impartito ´a macchia di leopardoª, alternandosi sul territorio nazionale scuole di prestigiosa tradizione e scuole di ben più basso livello. Qualora si registrasse convergenza, la materia potrebbe peraltro essere espunta dal provvedimento in questione per essere più organicamente affrontata nel provvedimento di riforma dei cicli scolastici.
La senatrice Bruno Ganeri chiede infine al Governo di chiarire quale collocazione avrebbero, nel nuovo ordinamento, gli attuali diplomi di didattica della musica, conseguibili quattro anni dopo il diploma di Conservatorio.

Il seguito dell'esame congiunto è infine rinviato.

La seduta termina alle ore 16,30.