A seguito del Convegno L'istruzione musicale superiore fra
Conservatorio e Università (Venezia, 25 novembre 1995)
promosso dalla Fondazione Levi, per iniziativa della stessa
Fondazione si è costituita nel luglio 1997 una Commissione
di studio formata dalle rappresentanze dell'Associazione fra
Docenti Universitari Italiani di Musica (proff. Fabrizio Della Seta
e Sergio Durante), del Comitato Nazionale per la Riforma degli
Studi Musicali (proff. Maria Luisa Franco e Andrea Talmelli) e del
Coordinamento Nazionale dei Comitati per la Riforma dei
Conservatori di Musica (proff. Paola Ghigo e Roberto Giuliani).
La Commissione, presa visione del Testo unificato delle proposte di
legge 688 e abb. (Riforma delle Accademie di Belle Arti,
dell'Accademia Nazionale di Danza, dell'Accademia Nazionale di Arte
Drammatica, degli Istituti Superiori per le Industrie Artistiche,
dei Conservatori di Musica e degli Istituti Musicali
Pareggiati) approvato dalla Camera dei Deputati il 5 novembre
1997, nelle riunioni svolte il 3 luglio, il 27-28 ottobre 1997 e il
2 marzo 1998, ha iniziato un approfondito esame della situazione
attuale, nell'intento di produrre una documentazione su alcune
delle problematiche relative all'applicazione della futura
riforma.
Considerato che l'obiettivo principale degli attuali studi musicali
nelle università è di tipo musicologico nella
più ampia accezione del termine; che l'obiettivo principale
degli attuali studi nei conservatori è di tipo esecutivo,
compositivo, didattico (con l'istituzione dal 1966 di corsi di
Didattica della musica, oggi presenti in 43 sedi), e più
recentemente musicologico nella più ampia accezione del
termine (con l'istituzione dal 1983 di due corsi superiori di
composizione a indirizzo musicologico);
considerato che di recente (Legge 341/90, art. 4; DPR 470 e 471/96
e Legge 127/97 [Bassanini 2], art. 17 c. 117) è stato
attribuito all'università il compito di organizzare i
diplomi di specializzazione per la formazione dei docenti della
scuola primaria e secondaria, con la possibilità di
stipulare apposite convenzioni con gli istituti di istruzione
artistica e musicale e, per quanto riguarda in particolare
l'educazione musicale, con le scuole di didattica della musica;
si rende necessario impostare un lavoro comune al fine di evitare
eventuali conflitti di competenze, che vanno invece tradotti in
possibilità di collaborazione e cooperazione, individuando
convergenze e aree di interazione e indicando alcune ipotesi alle
quali ispirare le fasi attuative della riforma.
La Commissione ha individuato come oggetto di successivo
approfondimento i seguenti punti:
1) le competenze professionali richieste dalla configurazione dei
sistemi formativo e produttivo nei settori delle discipline
musicali;
2) le competenze comuni o distinte acquisibili presso ISdA e
Università;
3) i progetti formativi integrati tra ISdA e Università,
funzionali ai profili professionali, e le loro modalità
attuative;
4) le modalità attuative degli eventuali corsi in regime di
convenzione;
5) le possibilità di realizzare progetti, anche integrati,
di ricerca scientifica e artistica, e le loro modalità
attuative;
6) le iniziative scientifiche e organizzative che possono
concorrere alla promozione di curricula integrati;
7) i crediti didattici utili all'accesso ai diversi gradi
dell'istruzione superiore presso ISdA e Università;
8) le possibilità di reciproco riconoscimento di crediti
didattici tra ISdA e Università, anche con riferimento
all'ECTS (European Credit Transfer System);
9) i titoli rilasciabili dalle istituzioni singolarmente,
congiuntamente o nelle varie forme di interazione, con riguardo al
contesto europeo;
10) un quadro normativo di riferimento che regoli le procedure di
collaborazione.
La Commissione ritiene inoltre opportuno richiamare l'attenzione
sulle problematiche suscitate dalla recente presentazione del
disegno di legge governativo del vicepresidente del Consiglio dei
Ministri On. Veltroni Disciplina generale dell'attività
musicale. In particolare si segnala l'esigenza di un maggiore
coinvolgimento delle università e dei conservatori per
quanto riguarda gli aspetti della formazione, conservazione,
ricerca, produzione e diffusione.
La Commissione, nel completare la stesura del presente documento,
ringrazia la Fondazione Levi e auspica che la stessa voglia
promuovere la prosecuzione della discussione per l'approfondimento
dei punti sopra individuati.
Venezia, 2 marzo 1998
Firmato:
Fabrizio Della Seta
Sergio Durante
Maria Luisa Franco
Paola Ghigo
Roberto Giuliani
Andrea Talmelli
This file was converted with TextToHTML - (c) 1995 Logic n.v. - Kris Coppieters