ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER L'ISTRUZIONE MUSICALE

Agli On.li Senatori
Membri della
VII Commissione permanente
Senato della Repubblica
Palazzo Madama
00186 Roma

Oggetto: Riforma delle Accademie di belle arti, dell'Accademia nazionale di danza, dell'Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica, degli Istituti musicali pareggiati e del Centro sperimentale di cinematografia.

Confortati dalla disponibilità del Comitato ristretto per la riforma delle Accademie e dei Conservatori della VII Commissione della Camera a prendere in considerazione i documenti prodotti dai musicisti e, in non pochi casi, a tradurli in emendamenti, ci permettiamo di inviarle tempestivamente la stessa documentazione in modo che, quando il «Testo unificato delle proposte di Legge 688 e abb.» giungerà al Senato, Ella abbia avuto il tempo di meditare su quanto oggi Le trasmettiamo.

Gli emendamenti che proponiamo sono quelli che, senza stravolgere il «Testo unificato», riteniamo ulteriormente necessari al fine di rendere la Riforma in oggetto più consona alle esigenze dell'istruzione musicale professionale.

Per conoscenza, Le inviamo anche due documenti che testimoniano della riflessione che sta alla base dei contenuti di cui ci facciamo promotori.
Il primo è un «Documento descrittivo dello stato attuale dei Conservatori di Musica italiani». Gli studi musicali sono comunemente definiti «atipici», ma è difficile, senza averne diretta esperienza, capirne il come e il perché. Il nostro documento è mirato a descrivere, appunto, lo stato attuale dei Conservatori e a dare ragione della loro condizione presente.
Il secondo, «Otto premesse dell'A.N.I.Mus. alla riforma dei Conservatori di Musica», esprime i principi generali ai quali - nell'opinione nostra e di tutti i musicisti ai quali il documento è stato sottoposto - la riforma dovrebbe essere improntata.

Nella fiducia che le nostre proposte ricevano anche dalla Commissione senatoriale l'attenzione della quale noi li presumiamo meritevoli, la preghiamo di gradire, On.le Senatore, i più distinti saluti e gli auguri di un proficuo lavoro.

Torino, 25 maggio 1997.

Mauro Uberti, segretario

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