L'A.N.I.Mus.
e il "Testo risultante" della VII Commissione della Camera..

(14 aprile 1997)


Nell'intervallo fra la prima redazione del "Testo unificato delle proposte di legge 688 e abbinate" e la presentazione degli emendamenti, l'A.N.I.Mus. ha inviato a tutti i membri della Commissione Cultura della Camera dei Deputati due documenti messi a punto dall'Associazione stessa: il "Documento descrittivo dell'attuale situazione dei Conservatori di Musica italiani" e le "Otto premesse dell'A.N.I.Mus. alla riforma dei Conservatori di Musica".

Se si mettono a confronto la prima versione del "Testo unificato" (16 gennaio 1997), le "Otto premesse", il "Testo risultante dagli emendamenti approvati" (14 aprile 1997) e magari anche il "Documento descrittivo", pare di poter riconoscere fra le modifiche apportate un certo numero di queste, la cui paternità sembrerebbe proprio da attribuire all'A.N.I.Mus. e che rendono più accettabile l'ultima versione del "Testo unificato".

E' un fatto che ripete quello già verificatosi per gli emendamenti presentati dai membri del "Comitato ristretto" della XII Legislatura (che, peraltro, non riuscì a portare a termine alcun testo definitivo), quando, in occasione dell'audizione concessa agli addetti ai lavori, l'A.N.I.Mus. presentò ai Deputati i documenti da essa maturati.

Anche in quel caso pare di riconoscere, tradotte appunto in emendamenti, un certo numero delle idee proposte dall'Associazione. Parrebbe, cioè, che ad onta della sfiducia diffusa di cui godono (si fa per dire) i nostri rappresentanti in Parlamento, essi in realtà siano disposti a prendere in esame le idee dei cittadini, a rielaborarle e a trasformarle in proposte di legge.

A questo punto del percorso, come è noto, le possibilità del "Testo risultante" sono le seguenti:

  1. La Commissione cultura ottiene la cosiddetta "sede legislativa"; le sue decisioni, cioè, assumono valore di legge approvata dalla Camera senza bisogno di passare in aula e il "Testo risultante" va direttamente all'esame del Senato.

  2. Il "Testo" segue la strada normale ed è sottoposto al voto della Camera riunita per passare poi all'esame del Senato.

  3. Il "Testo" si arena in quanto palesemente in contrasto con il progetto di riforma generale della scuola, che, portando l'obbligo scolastico a sedici anni, rende automaticamente superato l'attuale progetto di riforma dei Conservatori, fondato sulla divisione del curriculum scolastico musicale in fasce corrispondenti a quelle della scuola ordinaria.
A parere dell'A.N.I.Mus. il "Testo risultante" non è quello ideale, ma è certamente migliore del precedente "Testo unificato".
In termini pratici è però impensabile che i Deputati siano disposti a rinunciare al risultato del loro lavoro a favore di testi prodotti da chicchessia.

Con spirito realistico e sulla base di queste considerazioni, l'A.N.I.Mus. ha quindi ritenuto opportuno giocare d'anticipo inviando ai Senatori della VII Commissione permanente (Cultura) gli emendamenti possibili senza che risulti molto alterata la lettera del "Testo" e li ha accompagnanti con le "Otto premesse" nonché il "Documento descrittivo", inviati a suo tempo ai Deputati. La speranza è che quanto si era verificato presso la VII Commissione della Camera si ripeta presso la VII Commissione del Senato e che quindi si ottenga il risultato minimo di migliorare il progetto in corso.

Tuttavia, come è stato detto, l'A.N.I.Mus. non ritiene l'attuale "Testo risultante" il migliore fra tutti i progetti di riforma possibili. Pertanto, nella prospettiva del suo arenamento nelle secche dello scontro con il progetto di riforma generale della scuola, mira al risultato massimo e sta lavorando ad un progetto che rifletta le sue "Otto premesse", da proporre nei luoghi e nei tempi opportuni.


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