Conservatorio di Firenze
"La formazione musicale nelle università europee e americane".
Buongiorno, vedete appese alle pareti di questa sala
le gigantografie dei piani di studio di alcune università
straniere, europee e americane che sono state realizzate
in occasione di uno studio commissionatomi dal CIDIM
di Roma riguardante "La formazione e il perfezionamento
dei musicisti all'estero". Si è trattato
di una lunga ricerca interessata a conoscere il sistema
dell'istruzione musicale professionale di altri paesi;
a questo scopo ho analizzato la struttura didattica
delle istituzioni musicali più rappresentative
esaminando i programmi dei corsi di studio, gli esami
e i titoli rilasciati. Da questa analisi sono emersi
molti elementi di grande interesse non solo per quanto
riguarda la specificità dei singoli indirizzi
di studio, ma anche per le caratteristiche inedite
della loro modalità di realizzazione. In questa
relazione cercherò di far emergere nell'organigramma
complessivo (a cui posso appena accennare in questa
sede), alcuni aspetti da porre a confronto per fare
comprendere le diverse impostazioni culturali. E' chiaro
che non posso affrontare il dettaglio informativo,
anche solo a giustificazione di queste stesse mie affermazioni,
perché richiederebbe ben altro tempo. Questo
mio intervento, inoltre, non ha l'intenzione di proporre
dei modelli da imitare, ma vuole affrontare l'inderogabile
esigenza di un'informazione attenta a nostra tutela
nel difficile confronto che il mercato del lavoro,
sempre più geograficamente e culturalmente unificato,
ci richiede quotidianamente.
Lo studio ha preso in esame otto istituzioni musicali
straniere: sei europee formate dal Conservatorie National
de Musique et de Dance di Parigi, dalla Universitade
Nova di Lisbona, dalla Royal Academy of Music di Londra,
Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di
Vienna, dall'Hochschule für Musik und Darstellende
di Francoforte, e dal Conservatorio Hilversum di Amsterdam
e due americane rappresentate dalla Juilliard Music
School di New York e dall'University of Music di Cincinnati
(Ohio).
Affrontando l'analisi della struttura didattica di questi
istituti musicali superiori ho dovuto ricostruire il
complessivo sistema formativo del loro paese per comprendere
il rapporto di equilibrio esistente fra gli studi generali
e gli studi di musicali. Come si può visualizzare
nei diversi grafici, l'educazione alla musica risulta
generalmente presente dalla materna alla media inferiore,
ma scarsamente rappresentata nelle superiori (1). Gli
allievi delle medie superiori, quindi, ricorrono a
delle scuole musicali specializzate per realizzare
una preparazione alla maturità musicale in grado
di far loro sostenere gli esami di ammissione all'università
della musica.
In queste realtà la maturità musicale
viene realizzare in comune tra liceo statale e scuola
di musica regionale, comune o privata. In questo sistema
di istruzione musicale capace di integrare competenze
diverse, sia pubbliche (centrali e locali) che private,
risiede, a mio parere, un primo elemento di grande
interesse.
Nei paesi presi in esame, tutta la formazione musicale
professionale è di livello universitario e vi
si può accedere, quindi, a diciotto anni (2)
con il possesso della maturità musicale. Così,
mentre nella fascia d'età in cui gli studi superiori
italiani si avviano alla conclusione (almeno per quanto
concerne l'interprete e il compositore) nella maggioranza
dei paesi europei e americani essi hanno inizio.
Soffermandoci sulle prove di ammissione ai corsi di
laurea delle diverse istituzioni per comparare i livelli
di difficoltà richiesti: prendiamo le prove
di due strumenti campione, il pianoforte e il violino
e osserviamoli accuratamente. L'ammissione alla Royal
Academy of Music di Londra richiede un programma di
20 minuti con un primo tempo di concerto ed altre composizioni
di epoca e autore diversi (3), mentre all'Hochschule
di Francoforte le prove indicano tre composizioni a
scelta del candidato, di cui almeno una a memoria (4).
Il Conservatoire National di Parigi, invece, pretende
due diversi tipi di esami, con l'esecuzione di repertori
diversificati che vengono indicati al candidato un
mese prima dell'esame (5). Così in Europa, dalla
richiesta delle istituzioni tedesche e inglesi di un
livello di studi che potremo definire di formazione
medio superiore, si passa alle ammissioni di Parigi
(6) che richiedono un programma di concerto di 40 minuti.
E' evidente che l'istituzione francese intende allinearsi
alle università americane, le cui prove richiedono
l'obbligo dell'esecuzione a memoria (7) e possono essere
considerate un esame di diploma (per accedere al Master,
non a caso, è richiesto un intero programma
di concorso!).
L'analisi delle prove di accesso evidenzia la vocazione
decisamente competitiva delle università americane:
unimpressione, questa che trova conferma nella lettura,
come poi vedremo dei curriculum di studi sia strumentali
sia vocali.
Le istituzioni europee come la Royal Academy, il Conservatoire
National di Parigi e l'Universitade Nova di Lisbona
hanno corsi di laurea breve (8) che sono costituiti
da un segmento parziale (2 o 3 anni) del ciclo completo
(4 o 5 anni) o, come nella cultura anglosassone, da
un percorso autonomo a scorrimento più veloce.
Non tutte le istituzioni europee hanno la laurea breve:
la Hochschule di Francoforte, per esempio, ha un unico
corso ordinario di 5 anni caratterizzato però
da una ricca articolazione interna (con molte discipline
che proiettano verso specificità professionali
differenziate anche nello stesso indirizzo professionale).
Nelle università americane, come la Juilliard,
c'è la possibilità di svolgere un corso
di laurea di durata biennale che rilascia il titolo
Professional Studies o l'annuale Advanced Certificate,
ma la loro differenza di obiettivo è evidente.
Mentre la laurea breve in Europa è, tanto un
riconoscimento per gli strumentisti d'orchestra e un'occasione
per uno studio specifico sul repertorio, quanto un
titolo indispensabile per gli insegnanti di strumento
e di discipline musicali nella scuola, in America sembra
avere una funzione diversa. Alla Juilliard, ad esempio,
il corso di laurea breve per fare acquisire un super
bagaglio tecnico ai giovani che hanno spiccate doti
interpretative e per offrire loro delle interessanti
opportunità artistiche. Nei curriculum di studio
si richiede all'allievo, infatti, l'obbligo di produrre
ogni semestre un certo numero di concerti esterni ed
interni all'istituzione. Sia nella laurea breve che
nel corso ordinario, l'offerta eccezionale della Juilliard
è costituita proprio dalla richiesta di far
parte come membro attivo dei numerosi e prestigiosi
organismi musicali, da quelli orchestrali (Juilliard
Symphony, Juilliard Orchestra, The New Julliard Ensamble,
Conductor's Orchestra), a quelli corali (Chamber Chorus
e Juilliard Chorus), ai gruppi da camera strumentali
(String Quartet Suevey, Twentyeth-Century Chamber Music),
ai gruppi da camera vocali. L'elenco dei complessi
di produzione musicale che ruotano intorno ad essa
o le appartengono è veramente imponente: questi
organismi si presentano ai Festival più importanti
degli States come rappresentanti dell'istituzione,
offrendo all'allievo dotato l'opportunità straordinaria
di suonare con loro.
Ma osserviamo i corsi di laurea ordinaria (9): essi
hanno caratteristiche molteplici; da una parte sono
indirizzati a rendere polivalenti le tradizionali figure
professionali dell'interprete e del compositore articolandoli
in una miriade di indirizzi diversi e prevedendo, per
ciascuno un tirocinio obbligatorio presso delle strutture
lavorative; dall'altra, sono tesi a formare, in collaborazione
anche con altri enti pubblici e privati, nuove identità
professionali. Queste università della musica
si configurano come dei politecnici di istruzione superiore
che, preposti alla formazione in discipline musicali
di tipo vocale, strumentale e compositivo, spesso,
collaborano con altri dipartimenti universitari alla
definizione di corsi di laurea sia di indirizzo storico
umanistico che scientifico o pedagogico. La Royal Academy
of Music di Londra, ad esempio, prevede lo svolgimento
delle discipline umanistiche al King's College e collabora
con la Cambridge University per formare storici della
musica e musicologi. Contemporaneamente, la stessa
istituzione si preoccupa di inviare il tirocinante
di "pianoforte di accompagnamento" all'Opera
Department, l'allievo cantante al Theatre Music Department,
l'allievo di organo e musica liturgica alla vicina
cattedrale do St. Marylebone e il musicoterapeuta,
laureando in Musica e Comunità, al Royal National
Institut for the Blint e in altre strutture di prevenzione
sociale.
Sul piano formativo i curriculum che più stupiscono
per il tipo di approfondimento e la varietà
delle esperienze proposti, sono quelli relativi alle
discipline vocali. In questo settore sembrano essere
particolarmente impegnativi i corsi di laurea ordinari
della Hochschule di Vienna e di Francoforte, del Conservatoire
National di Parigi e della Juilliard (10) di New York.
Da uno sguardo d'insieme potremmo affermare che le università
europee sembrano particolarmente interessate a sviluppare
un orientamento professionale polivalente e si predispongono,
a questo scopo, ad attivare rapporti di tirocinio guidato
con strutture specializzate esterne. In questa prospettiva
culturale si inserisce anche la notevole apertura a
generi diversi (11), il recupero di prassi strumentali
e vocali antiche e i molteplici nuovi indirizzi professionali.
Per la definizione di nuove professionalità queste
istituzioni si aprono a collaborazioni esterne con
numerosi soggetti pubblici e privati (società,
industrie, ecc.). Il Conservatoire National di Parigi
rappresenta in questo un esempio emblematico: alla
formazione del suo "ingegnere del suono"
collabora con il Centre Audiovisuel, il Conservatoire
des Arts et Métiers, l'Ina, Radio France, l'Association
des Studios Français e l'Ircam.
Moltissime sono le nuove professionalità individuate
e realizzate a più mani: esse riguardano il
campo della produzione teatrale (12), dell'informatica
e della multimedialità (13), così come
il settore pedagogico (14) e terapeutico.
Nelle istituzioni americane possiamo affermare senza
ombra di dubbio che la spinta maggiore è indirizzata
a realizzare una sempre più prestigiosa produzione
musicale, organizzando direttamente stagioni teatrali,
di concerto e festival.
Agli studi ordinari seguono i corsi Master che sono
in genere di due anni e consistono in un perfezionamento
e/o specializzazione dell'indirizzo già scelto
(15). Essi offrono all'allievo un'ulteriore occasione
di approfondimento specifico, aiutando ad orientare
definitivamente i propri interessi professionali. Il
livello della specializzazione nei programmi europei
è presente sulla carta solo con una descrizione
generica (uguale per tutti gli strumenti): l'istituzione,
infatti si riserva, in sede di attuazione di personalizzare
i curriculum di studi. I Master americani, invece,
sono accuratamente strutturati. In rapporto ai corsi
ordinari, questi di perfezionamento comportano nuove
discipline: sia per l'indirizzo vocale sia per quello
strumentale, essi affrontano lo studio delle prassi
esecutive nei diversi periodi storici, la preparazione
dei repertori da concerto e l'elaborazione dei relativi
saggi critici. Un terzo livello di perfezionamento
esiste alla Hochschule di Francoforte nell'indirizzo
interpretativo che rilascia il titolo di Konzert Solist.
Esso equivale ai dottorati di ricerca presenti nelle
università americane (16) che durano un biennio
e riguardano lo studio di un aspetto o di un argomento
particolarmente significativo. La Juilliard School
rilascia il Doctor Music Arts agli interpreti solisti
per la ricerca storico critica sulla prassi esecutiva
e nell'indirizzo storico musicologico.
L'University of Music di Cincinnati prevede il Doctor
Philosophy in Music per studi di teoria e storia della
musica e il Doctor in Music Education per un'attività
di ricerca in campo educativo con un'esperienza attiva
didattica e pubblicistica.
Da uno sguardo d'insieme delle strutture didattiche
si comprende che, a parte le diverse articolazioni,
sul piano realizzativo le università di cultura
anglosassone presentano una maggiore elasticità:
ad esempio lo studio delle discipline obbligatorie
(principali e complementari) del corso ordinario del
master, può essere affiancato, per un certo
numero di ore (un terzo del complessivo piano orario)
da quello delle discipline "elettive" liberamente
scelte dall'allievo. Il pacchetto orario (crédits)
elettivo di cui dispone l'allievo può essere
"speso" nell'indirizzo di maggior interesse
fermo restando l'impegno della frequenza ai corsi e
agli esami. Questo segmento autodisciplinante degli
studi permette all'allievo spesso di direzionare in
modo del tutto originale la propria formazione professionale.
Molti altri aspetti potrebbero presentare degli spunti
di riflessione e di interesse, ma, dovendo concludere
non aggiungo altre informazioni. Sottolineo, chiudendo,
come i diversi sistemi formativi osservati non solo
presentino un titolo universitario, ma abbiano uno
spessore e un'articolazione interna capace di disegnare
formazioni professionali multidirezionali in cui lo
studio coincide con l'esecuzione pubblica, la preparazione
non è mai esclusivamente solistica ma sempre
accompagnata da un'esperienza d'insieme, l'attualizzazione
del sapere è garantita dal contatto con il mondo
del lavoro. Questi sono, forse, gli aspetti più
interessanti emersi da questa lettura a cui bisogna
aggiungere la realizzazione di un sistema di studi
integrato e coordinato a livello polistituzionale;
una soluzione ottimale questa per garantire una formazione
di livello culturale e specifico e per offrire una
garanzia di competenze tanto più articolate
quanto più adattabili alle nuove istanze sociali.
Grazie.
1) Nel liceo francese, in cui la musica non è
obbligatoria, ma è presente nella sezione "lettere
e arti" con 4 ore settimanali, gli allievi possono
preparare una maturità musicale presentando
contemporaneamente un programma strumentale studiato
in un conservatorio regionale. Nei Lander tedeschi,
leducazione musicale è presente in ogni ordine
e grado della scuola inferiore e media: dal Kindergarten
prosegue ininterrottamente fino allesame di maturità
del Gimnase. Lo studio strumentale viene svolto comunque
presso le scuole di musica comunali, regionali o private.
In Inghilterra e in Germania esistono delle scuole
di musica semiprivate che dal ciclo della scuola elementare
preparano un curriculum completo di studi fino alla
maturità e sono specializzate nella preparazione
agli esami di ammissione alle università della
musica.
2) Per lammissione allUniversità il limite massimo
è di 18 anni eccetto che nel sistema olandese
in cui la scuola media superiore finisce a 17 anni.
Lammissione prevede che lallievo sostenga un anno orientativo
nel Conservatorio Musicale prima di decidere la configurazione
definitiva del proprio studio. Per i talenti precoci
esistono i corsi Juniors o la possibilità di
accedere ai corsi ordinari.
3) Le composizioni debbono essere di carattere contrastante.
Il programma inoltre richiede scale e arpeggi e una
lettura a prima vista.
4) Le tre composizioni debbono essere di epoche diverse
e una contemporanea. La libera scelta è un modo
per evitare i repertori standard.
5) E richiesto un esame di ammissibilità ed un
esame di ammissione: si entra, cioè, nella rosa
dei papabili con lammissibilità, si è
ammessi con il secondo esame, quello di ammissione.
6) Il programma contiene composizioni del repertorio
classico, romantico e contemporaneo di cui una di grandi
difficoltà tecniche.
7) Esso prevede lammissione al corso ordinario di pianoforte,
un preludio e fuga di Bach, unintera sonata di Beethoven,
una composizione virtuosistica di Chopin, Schumann
o Listz e una composizione del XX secolo. Per violino,
un tempo veloce e uno lento tratto dal repertorio,
una partita di Bach, due composizioni brillanti di
epoca diversa, due studi di Paganini op. 1, scale e
arpeggi.
8) Alla Royal Academy of Music di Londra il corso di
laurea breve è di tre anni e rilascia il Licentiate
Teaching Diploma che da diritto a frequentare la specializzazione
di due anni composta dal Certificate of Advanced Studies.
Esistono anche corsi Juniors per piccolissimi super
dotati e corsi della durata di un anno per stranieri
che rilasciano lIntermediate Certificate. Al Conservatoire
National di Parigi il ciclo breve degli studi è
di due o tre anni e in alcune discipline non permette
laccesso alla Specialitation (master per gli studi
teorici di due anni), né al corsi di Perfectionnement
strumentale e vocale.
9) Alla Royal Academy of Music di Londra è della
durata di 4 anni e il titolo rilasciato è il
Bachelor of Music, a Parigi di 5 anni e rilascia un
Premier Prix, ad Amsterdam e Francoforte di 5 anni
e i titoli sono, in ordine, Pratjkkdiploma e il Diplom
Musiker.
10) Alla Hochschule di Francoforte lo studio del canto
dura 6 anni e prevede un perfezionamento di 6 o 7 semestri
nel Lied, nellOratorio, nel Coro e nel Canto lirico,
mentre a Parigi dopo il 1o Prix il Conservatoire offre
la possibilità di frequenza a degli Atéliers
Liriques di tre anni per la specializzazione nellopera,
operetta e opera-comique. Lo studio del canto solistico
alla Juilliard School è formato da numerose
discipline complementari (fra le quali letteratura
in tre lingue, dizione, percezione uditiva armonica,
strumento complementare, storia e analisi della musica)
e richiede anche lobbligo di frequentare classi di
musica dinsieme (il Coro Juilliard, la Chamber Chorus,
ecc.). Nel Master, il canto solistico comprende lo
studio anche di musica da camera, arte scenica, recitazione,
conoscenza della letteratura vocale in tre lingue straniere,
tecniche vocali contemporanee, teatro musicale (operetta
e commedie musicali), e frequenza alle prove di un
allestimento teatrale. E sempre obbligatoria la partecipazione
allOpera Chorus, alle prove di un allestimento teatrale
della Juilliard American Opera Center Young Artists.
11) A Parigi ed a Amsterdam sono presenti il corso di
laurea di Jazz e Musiche Improvvisate, a Londra esistono
i corsi di Jazz e altri generi musicali, un laboratorio
di improvvisazione e arrangiamento per Big Band, piccoli
e grandi ensamble e composizione di Media Music.
12) Alla Hochschule di Vienna è presente un corso
di laurea che comprende regia del teatro musicale,
musica per film, ecc.
13) Nel campo fisico, informatico e elettroacustico
molte sono le scelte di indirizzo: corsi di acustica
ambientale e architettonica alla Universitade Nova
di Lisbona, corsi di formazione del Tonmeister a Vienna.
Nella Royal Academy di Londra il piano di studi prevede
corsi di informatica, di composizione multimediale,
composizioni per TV e per film, mentre allUniversity
of Music di Cincinnati (Ohio) è presente un
corso di laurea in Elecrtonic Media in cui le discipline
non si indirizzano solo alla produzione multimediale
dal punto di vista delle intertecniche (produzione
suono/ immagine/ movimento) e della videografia e videografica,
ma anche delle tecniche di broadcasting, del sistema
economico e del marketing relativi. La Juilliard School
indirizza seminari interdisciplinari denominati Interdivisional
Liberal Arts ed è particolarmente impegnata,
attraverso anche i dottorati di ricerca, nel settore
del teatro e dello spettacolo multimediale.
14) Molte specializzazioni definiscono lindirizzo pedagogico.
AllHochschule di Vienna sono presenti cinque indirizzi
di formazione pedagogica diversi: quello relativo allinsegnamento
della ritmica nelle scuole dellinfanzia, di educazione
musicale nella scuola dellobbligo, dinsegnamento musicale
nelle scuole superiori statali, insegnamento di canto
e strumento nei corsi inferiori delle accademie e scuole
di musica ed infine, di insegnamento nei corsi superiori
del Conservatorio. Dopo il corso ordinario di 4 anni
e il conseguimento del Certificato di Insegnante Incaricato,
lallievo può accedere al dottorato di ricerca
della durata di un biennio. Ad Amsterdam è prevista
la formazione del musicoterapeuta in collaborazione
con la facoltà di medicina e psichiatria.
15) Al Conservatoire National di Parigi il master si
divide in diploma di Specialitations per Composizione,
Direzione dOrchestra ed altre discipline teoriche e
diploma di Perfectionnement per le discipline strumentali
e vocali.
16) Nelle istituzioni europee esaminate il dottorato
non è presente.
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