ACCADEMIE E CONSERVATORI
INCARICHI DI DIREZIONE

DM n.199 e DM n.211 Commento di Antonio Calosci
delegato U.N.A.M.S. - Conservatorio statale di Musica "Rossini", Pesaro.

In data 27.4.98 il Ministro della Pubblica Istruzione ha firmato il DM n.199 che poi, in data 30.4.98, ha integrato con il DM n.211 contenente le norme per gli incarichi di direzione nelle Accademie di Belle Arti e nei Conservatori di Musica.
Per una volta il Ministro ha compiuto un atto tempestivo e solo in parte coerente con l'impegno precedentemente assunto.
Va infatti detto che se da un lato grazie a questo Decreto, che in parte ricalca il precedente, viene confermata l'elettività dei Direttori degli Istituti di Alta Cultura, in conformità con le direttive contenute nel testo di riforma Sbarbati, cosa da sempre caldeggiata dal sindacato U.N.A.M.S., dall'altro non viene riconosciuto alcun valore al servizio dei Direttori incaricati, a riforma ancora non avvenuta.
Con l'elettività dei Direttori si esce definitivamente da una ottica di "Lottizzazioni".
Purtroppo ci sono in atto delle manovre mirate a disturbare quanto auspicato nella proposta di riforma, come l'applicazione della Bassanini (L. 59/97) e anche un destabilizzante mantenere in carica quei Direttori con incarico a tempo indeterminato (ex ruolo) e contemporaneo abbattimento dei Direttori incaricati (in taluni casi anche da più di venti anni).
In attesa della agognata riforma, il Sindacato U.N.A.M.S. avrebbe desiderato una tutela dei lavoratori che hanno onorevolmente servito lo Stato. Avrebbe anche desiderato, a riforma avvenuta, che questi Direttori incaricati avessero potuto trovare un inquadramento, rispettoso del loro servizio, pur dovendo giustamente abbandonare l'incarico o rimettersi in discussione con delle elezioni democratiche.
Va purtroppo segnalato che CGIL, CISL, e UIL Scuola hanno chiesto le elezioni in tutte le sedi, mostrando di non voler in alcun modo riconoscere il lavoro (pesante, rischioso e stressante) prestato dai Direttori incaricati per molti anni, e questo solo fino all'avvenuta - speriamo presto e senza modifiche - approvazione della Riforma Sbarbati.
l'U.N.A.M.S. ha invece chiesto di prorogare gli attuali incarichi di direzione (solo fino alla riforma), infatti il 23 marzo in occasione di un incontro presso il Gabinetto del M.P.I. l'U.N.A.M.S. aveva ribadito l'opportunità di procedere alle elezioni per tutte le accademie e conservatori dove il Direttore era stato destituito o si era dimesso. L'8 aprile, sostenendo che sia l'elezione dei Direttori sia il secondarizzante regolamento sull'autonomia previsto dalla L. 59/97 avrebbero costituito una inammissibile interferenza con il Disegno di Legge di Riforma in discussione al Senato (DDL 2881), ha continuato a chiedere la salvaguardia dei diritti chi per anni ha prestato di servizio come Direttore incaricato.
All'U.N.A.M.S. appare ovvia e scontata la volontà di CGIL, CISL, e UIL Scuola di non tutelare i diritti dei Direttori e con essi anche quella dei Professori che vi operano da anni (è nota la loro posizione favorevole all'indizione di un incostituzionale concorso per i Docenti di ruolo degli Istituti di Alta Cultura, solo perché le istituzioni dove questi operano verranno riformate).
Appare anche ovvio il tentativo di CGIL, CISL, e UIL Scuola di bloccare la riforma facendo insorgere i Direttori che hanno visto calpestati i propri diritti. Posso anticipare che i Direttori vicini alle posizioni U.N.A.M.S. non faranno in alcun modo il gioco destabilizzante di CGIL, CISL, e UIL Scuola, cadendo nella trappola di ricorsi ed altro.
Infatti il primo risultato è che il Ministro visti i ricorsi già presentati ai vari TAR, da parte dei Direttori, ha ritirato il decreto e lo ha sostituito con due ordinanze separate una per le Accademie di Belle Arti ed una per i Conservatori statali di Musica. Proprio ciò che vorrebbe fare il Senatore Satriani relatore il VII commissione del Senato della proposta di Legge Sbarbati ed altri. Resta quindi probabile che l'ordinanza per i Conservatori statali di Musica venga ritirata e chissà se ci sarà il tempo di averne un'altra, rispettosa di tutti i diritti acquisiti, in tempo utile per eleggerci il Direttore.
Bisogna anche rilevare che sempre CGIL, CISL, e UIL Scuola avrebbero desiderato che i Direttori non venissero eletti tra i docenti operanti all'interno delle singole istituzioni, ma tra quanti, in base alla verifica di titoli artistici, fossero stati ritenuti idonei da una commissione nazionale nominata dal Ministro.
Una commissione di questo genere sarebbe stata facilmente controllabile e si sarebbe tornati alle "lottizzazioni" di un tempo, ma camuffate abilmente da "DEMOCRATICHE elezioni", dove è consentito partecipare solo a chi fa parte di un "certo giro" o se si preferisce è un "vassallo" di questo o di quel partito.

 



 Original file name: Commenti alle Ordinanze - converted on Saturday, 6 June 1998, 15:43

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