PROF. ANTONIO CALOSCI
DELEGATO U.N.A.M.S. PER LE MARCHE

ALLARME GENERALE!


Come odiamo avere sempre ragione!
Infatti tutte le paure del Sindacato U.N.A.M.S. si stanno dimostrando veritiere, purtroppo.
In allegato mando da affiggere anch'esso all'albo la bozza provvisoria sull'autonomia scolastica, cui rimando tutti per una lettura personale più approfondita.
Faccio notare l'articolo 13 (Accademie, Conservatori di Musica, Istituti Superiori per le industrie artistiche), comma 2, che dice espressamente:
"In attesa dell'adozione del regolamento di cui all'articolo 21, comma 11 della legge 15 marzo 1997, N(o) 59 si applicano, ai predetti istituti, le disposizioni del presente regolamento, tenendo conto delle loro specificità ordinamentali.".
Questo articolo letto insieme all'articolo 4, comma 2:
"L'orario complessivo e quello destinato alle singole attività e discipline è organizzato in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni SETTIMANALI e il rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività fondamentali di ciascun tipo e indirizzo di studi a norma dell'articolo 2".
Questa O.S. da tempo mette in guardia tutti i colleghi di Conservatori statali di Musica ed Accademie di Belle Arti su quanto contenuto nella legge 15 marzo 1997, N(o) 59 (autonomia Bassanini). Questa O.S. pensa che difficilmente usciranno, a meno di un miracolo dell'ultima ora, decreti specifici per i nostri Istituti.
In mancanza di questi, come dovevasi dimostrare, agli Istituti di Alta Cultura si applicano le norme della secondaria.

 Questo significa:
fermo restando il nostro monte orario (specificità ordinamentali) e paletti vari per i nostri allievi, dovremo presto articolare il nostro insegnamento in non meno di 5 (cinque) giorni la settimana (qualcosa del genere si sta già avverando: alcuni provveditorati hanno già chiesto ad alcuni Direttori di applicare la nuova regola e contestualmente hanno inviato una scheda per la verivica della"organizzazione delle ore di insegnamento");
al prossimo contratto (il vecchio è scaduto il 31-12-1997) non riusciremo a mantenere l'attuale orario di insegnamento e si rischieranno le 18 ore settimanali come una qualsiasi scuola secondaria.
Se quanto al punto (3) dovesse accadere, l'attuale numero di allievi verrebbe sicuramente ridistribuito (almeno 18 per materia principale e similmente per le complementari) con disastrosi effetti sul piano occupazionale (la nostra mobilità è sempre nazionale!).
Ora alla luce di quanto sopra invito tutti i colleghi sia singolarmente che come Collegio dei Professori a prendere INIZIATIVE personali in difesa della proposta di legge 688 (Sbarbati) che attualmente rappresenta la nostra unica ancora di salvezza.
Sarà mio compito avvisare di tutte le iniziative di lotta in difesa del nostro lavoro e delle NOSTRE specifiche professionalità, contro la palese volontà di secondarizzarci per favorire alcune scuole private (ora fondazioni) gestite dai soliti noti.
Con preghiera di darne la massima divulgazione con qualsiasi mezzo.

 Il Delegato regionale U.N.A.M.S. per la Marche
Prof. Antonio Calosci

 Ancona, domenica 29 marzo 1998.

 


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