PROF. ANTONIO CALOSCI
DELEGATO U.N.A.M.S. PER LE MARCHE

Avviso ai Colleghi dei Conservatori


Ultimamente alcune persone, poche e stranamente docenti presso i Conservatori statali di Musica, hanno attaccato la proposta di legge 688 che dovrebbe riformare i Conservatori, conosciuta anche come proposta Sbarbati.
Le motivazioni sono le più disparate ma tutte mirate a far cadere questa proposta di legge.
Nella mia opinione, invece, questa proposta di legge va difesa per evitare i rigori di una secondarizzazione sicura.
Infatti il Disegno di legge 2619 (Veltroni) del quale qui sotto riporto alcune parti, dando risalto ad passaggi molto salienti, fa capire la gravità della situazione.
Articolo 20, comma 1, sub f
1. Lo Stato, le regioni, i comuni e le province riconoscono e promuovono la produzione musicale con caratteristiche di continuità, definita sulla base e nell'ambito dei seguenti principi:
f) svolgimento di compiti di formazione di artisti e tecnici, con carattere di continuità e sulla base delle condizioni omogenee previste a livello nazionale, con particolare riguardo alla integrazione della formazione ricevuta presso i conservatori di musica;
Articolo 24, comma 1
Con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988 n. 400, su proposta dell'Autorità di governo competente in materia di spettacolo, di concerto con il Ministro della pubblica istruzione, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge,
sono definiti i compiti delle fondazioni lirico-sinfoniche concernenti la formazione di musicisti, cantanti e tecnici, anche con individuazione di ipotesi integrative di formazione dell'attività svolta dai conservatori di musica e tenuti presenti i possibili sbocchi professionali degli artisti.
Per chi non avesse dimestichezza con il "burocratese" questi due passetti di legge esprimono chiaramente gli intenti di una certa parte politica italiana di voler togliere importanza ai Conservatori per donarla a teatri-fondazioni.
Non è un caso che alcune scuole gestite dai soliti noti che sparano sui Conservatori stanno attualmente trasformandosi in fondazioni.

Essendo "autonomamente private" possono farlo, i Conservatori no!

Mi appello ora a tutti i docenti seri che credono nel proprio lavoro e soprattutto in quello che è stato ed è attulmente il Conservatorio.
Attenzione se questa proposta Veltroni dovesse passare senza che sia stata approvata (o peggio ancora sia stata cassata) la proposta Sbarbati per i Conservatori statali di Musica significa la secondarizzazione immediata
.
Pongo l'accento sul fatto che il Relatore presso la commissione cultura del Senato, il Senatore Lombardi Satriani, durante la sua relazione sulla proposta di legge 688 (Sbarbati) ha espresso fortemente l'intento, cosa gravissima, di separare le Accademie dai Conservatori e, cosa di estremo pericolo, di voler andare il più lentamente possibile, con la scusa di fare le cose nel migliore dei modi.
Questo, ovviamente, per evitare di discutere seriamente la proposta 688 (Sbarbati) e di agevolare la strada alla proposta Veltroni che è in palese contrasto con la proposta di legge Sbarbati.
Ricordo che esiste ed è già stata approvata la legge sull'autonomia scolastica che di fatto ha posto Conservatori ed Accademie sullo stesso piano normativo delle scuole secondarie
E quando la secondarizzazione sarà realtà nessun sindacato riuscirà più a sostenere un orario di servizio attualmente simile a quello dei docenti universitari. Si cadrà nelle 18 ore settimanali e 5 giorni delle secondarie con tutte le riunioni tipiche di queste scuole.
Il numero di allievi per classi non credo potrà restare lo stesso, temo che verrà raddoppiato o quanto meno aumentato in proporzione alle ore di servizio. Allora si che saranno dolori!

Se passa la riforma Sbarbati saremo tutti docenti dell'ISDA, se non passa più della metà di noi sarà in sovrannumero. Che se ne potrà fare di noi lo Stato che ci ha volutamente degradati?
Meditate amici, MEDITATE!
Prof. Antonio Calosci

Ancona, domenica 15 marzo 1998.


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