Resoconto dell'attività A.R.CO. nel corso del 1996.


Anche nel 1996 come già nell'anno precedente, l'A.R.CO. è stata il punto di riferimento principale nella lotta per affermare la valenza delle SMAC (Scuole Medie Annesse ai Conservatori) quali strumenti di formazione culturale per chi studia musica nei Conservatori.
La nostra azione contro i piani di razionalizzazione scolastica ha impedito l'accorpamento ad altra scuola della SMAC di Piacenza, e permesso la costituzione delle prime classi delle scuole medie annesse di Brescia, Darfo e Sassari, ottenendo per Sassari una revoca del provvedimento di razionalizzazione già firmato dal Ministro.
Le nostre proposte di un maggiore collegamento didattico fra SMAC e Conservatorio al fine di creare un ambiente ideale allo studio della musica, si stanno realizzando in varie sedi ( Milano, Novara etc.).
L'A.R.CO. ha dato il suo contributo alla diffusione della cultura musicale fra i giovanissimi, promuovendo scambi fra Conservatori (ad es. Piacenza e Venezia) e partecipando all'organizzazione di incontri e feste musicali, come a Parma e a Pesaro. Quest'ultimo evento che nella scorsa primavera ha raccolto molti allievi di vari Conservatori, è stato particolarmente significativo sotto l'aspetto dell'aggregazione degli allievi e nel dimostrare le potenzialità dell'ambiente formativo costituito dalle SMAC.
E' però sempre più evidente che solo una generale riforma del Conservatorio, potrà dare alle SMAC la loro giusta collocazione all'interno degli studi musicali quale parte integrante e vitale del Conservatorio, in una visione globale dell'istruzione, come da nostro statuto.
Purtroppo le proposte di riforma dei Conservatori che noi avversiamo perché intendono smembrare l'unità degli studi musicali e non tengono conto della loro specificità, sono state ripresentate in Commissione cultura della Camera (v. due proposte "Sbarbati", proposta " Napoli" e "Burani" ). Tuttavia abbiamo validi motivi per ritenere che ci sia ancora un ampio spazio politico e temporale per modificare anche radicalmente queste proposte. Infatti esponenti politici di diversa estrazione che pure hanno formalmente firmato le proposte in oggetto, ci hanno confermato la loro disponibilità ad un ripensamento della questione. Inoltre da parte del Ministro della Pubblica Istruzione si manifestano perplessità e critiche a questi progetti (vedi l'intervento del Ministro Berlinguer al recente convegno di Bologna dove ha parlato della necessità di rinnovare i Conservatori mantenendone le caratteristiche specifiche senza impossibili omologazioni all'Università).
Continua quindi la nostra azione di sensibilizzazione delle forze politiche, sindacali e culturali (senza alcuna pregiudiziale di schieramento) su questo tema. In particolare ci sono stati significativi progressi nella presa di coscienza della specificità del Conservatorio da parte del sindacato SNALS, che ha recentemente candidato, anche con il nostro sostegno, il Mo Enrico Anselmi (direttore del Conservatorio di Vicenza) al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione sulla base di un programma vicino alle nostre posizioni.
Abbiamo approfondito il confronto con il mondo musicale esterno ai Conservatori (significativo e promettente un incontro presso l'Accademia pianistica di Imola con i maestri Rattalino e Scala e il patrocinio del dott. A. Monzino). Di rilievo anche la partecipazione dell'A.R.CO. a convegni, fra cui uno a Genova su "la formazione musicale del bambino e i Conservatori" con il nostro associato Leonardo Taschera, attualmente vicedirettore del Conservatorio di Milano.
Mentre a breve sarà definito il nostro progetto di riforma, concrete innovazioni didattiche da noi proposte o stimolate vedono la luce in alcuni Conservatori (a Milano, fra gli altri, un corso di formazione per docenti di strumento nelle scuole elementari ed un altro per la formazione dei docenti di teoria e solfeggio).
Ed ecco un panorama della vita dell'associazione sul piano interno: malgrado le difficoltà di una gestione basata interamente sul volontariato, I'A.R.CO. è cresciuta notevolmente, passando dai 150 iscritti del 1995 ai 260 del 1996. Fra essi esponenti significativi del mondo musicale ( citiamo un nome: Gioacchino Lanza Tomasi musicologo di fama e già direttore artistico di vari Teatri d'opera). Particolare soddisfazione è per noi l'adesione quali soci onorari di quattro grandi compositori italiani: Berio, Bettinelli, Mannino, Petrassi. Sono stati presi contatti con vari Conservatori, e il presidente ha potuto incontrare docenti e direttori per spiegare le posizioni dell'associazione sulla riforma dei Conservatori. La crescita dell'associazione ci permette finalmente di poter utilizzare (seppure limitatamente) un collaboratore per il lavoro di segreteria e di ricostruire la rete di collegamento fra le sedi per la trasmissione di informazioni e documenti. Confidiamo quindi per il futuro di poter informare più puntualmente di quanto non sia avvenuto finora gli associati su quanto accade. Abbiamo un grande progetto: la creazione di un giornale o bollettino dell'A.R.CO. che ci potrebbe permettere di raggiungere la quasi totalità del mondo musicale.
Dall'assemblea generale svoltasi a Pesaro la scorsa primavera sono scaturite alcune modifiche statutarie (una rappresentanza più equilibrata delle diverse componenti dell'associazione all'interno del consiglio direttivo, l'istituzione della figura del socio onorario). E' anche stato deliberato di dividere per settori il lavoro all'interno del consiglio direttivo, in particolare al dott. Michele Moro in collaborazione con il prof. Vittorio Ercolessi e il dott. Claudio Madricardo (segretario della SMAC di Venezia ) è stato affidato il settore scuola media annessa.
Ecco il nuovo consiglio direttivo dell'A.R.CO.:
presidente Daniele Beltrami, docente di violoncello al Conservatorio di Milano;
gli altri membri: Tina De Marco v.preside SMAC di Novara; Antonina Deotto v.preside SMAC di Udine; Vittorio Ercolessi, v.preside SMAC di Pesaro; Bruno Gallotta, docente di letteratura poetica e drammatica al Conservatorio di Milano; Michele Moro, presidente Consiglio di Istituto SMAC di Venezia; Giovanni Zanetti, direttore del Conservatorio di Udine.

Concludendo questo bilancio notevolmente positivo, esprimo la speranza che si estenda il sostegno alla nostra associazione. Se l'A.R.CO. crescerà ancora, potrà operare sempre più efficacemente per un vero rinnovamento dell'istruzione musicale in Italia.
Rivolgo a tutti gli iscritti del 1996 un invito a rinnovare l'iscrizione e a tutti i soggetti interessati: docenti, genitori, musicisti, un invito ad aderire all'A.R.CO. per il 1997.

Daniele Beltrami
presidente A.R.CO.


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