Associazione Italiana Radioascolto
Casella Postale 1338 - 10100 Torino A.D.
Guida al radioascolto
ovvero le FAQ del BCL in italianoIndice degli argomenti:
- I vari tipi di trasmissioni radio
- Chi è il radioascoltatore (il BCL o SWL)?
- Cosa serve per ascoltare?
- Che tipo di radio ricevitore utilizzare?
- È indispensabile un'antenna appropriata?
- Cosa ascoltare?
- Onde medie diurne (0700-1700 UTC)
- Onde corte diurne (0700-1700 UTC)
- Onde medie serali (1700-2400 UTC)
- Onde corte serali e notturne (1700-0700 UTC)
- Bande tropicali serali (1700-2300 UTC)
- Bande tropicali notturne (2300-0600 UTC)
- Bande tropicali diurne (1300-1700 UTC)
- Onde medie notturne (0000-0500 UTC)
- Cosa è un rapporto d'ascolto?
- Cosa è il codice "SINFO"?
- Che cosa è l'ora GMT/UTC?
- Principali guide al Radioascolto
- Che cos' è l'A.I.R.?
I vari tipi di trasmissioni radio
Mentre leggete queste brevi note, l'etere che è intorno a noi è pervaso da migliaia di informazioni trasmesse via Radio da un punto all'altro della terra, ed anche dallo spazio.
Non si tratta solo delle trasmissioni radiofoniche o televisive, vi sono anche notizie, immagini, segnali che forse non immaginate nemmeno.
Possiamo iniziare con il descrivere tutti questi segnali in tre categorie:
- Broadcasting, che sono le stazioni di emittenti che trasmettono per intrattenimento, educazione, propaganda ed informazione del pubblico
- Radioamatoriali, operate da hobbisti per motivi di studio e di svago
- Utility, quelle che operano trasmettendo comunicazioni per ascoltatori ben precisi, operando in modo professionale, ad esempio per la navigazione aerea o marittima, per uso scientifico, per telecomunicazioni internazionali, per la diffusione di notizie stampa,segnali campione di tempo e di frequenza
Ovviamente le tre categorie di radiodiffusione operano ciascuna nell'ambito delle frequenze ad esse assegnate a seguito di accordi internazionali.
Chi è il radioascoltatore (il BCL o SWL)?
È quella persona che trae diletto captando con il proprio apparecchio ricevente le stazioni di radiodiffusione dette anche stazioni BC (dall' inglese "broadcasting", ovvero "che trasmette"), sia italiane che estere. BCL, quindi, significa "broadcasting listener", in pratica ascoltatore delle emittenti di radiodiffusione.
La RSI, Radio Svizzera Internazionale, per esempio, è una emittente BC, e così come la RSI ve ne sono moltissime altre in ogni angolo della terra che trasmettono negli orari e sulle frequenze più disparati, con programmi prettamente locali rivolti all' immediato circondario oppure con emissioni dirette all'estero, in dialetti sconosciuti o in lingue note.
Varie e diversissime possono essere le motivazioni che spingono una persona ad accendere un apparecchio radio: la passione per un qualsiasi tipo di musica, lo studio e l'esercizio pratico delle più note lingue straniere, la curiosità di conoscere i rispettivi punti di vista di ciascuna fonte informativa rifuggendo da qualsiasi manipolazione, lo studio degli usi e costumi locali in qualche particolare area geografica, il desiderio di riascoltare le voci della lontana terra natia ed altre cento ancora.
Le motivazioni possono essere molteplici e tutte valide, ma quello che più conta è entrare nell'ordine di idee che, spesso, non intercorre molta strada tra l'accensione della radio e l'appassionarsi all'ascolto sistematico delle stazioni di radiodiffusione, con difficoltà ben inferiori a quanto si può immaginare. Difatti...
Cosa serve per ascoltare?
Infatti chi di voi volesse dedicarsi a questa interessante ed intelligente attività:
- non deve necessariamente possedere ricevitori speciali o professionali in unione a sofisticate antenne; le prime tappe si percorrono agevolmente pure con il portatile transistorizzato o con il classico valvolare casalingo "5 tubi", oramai quasi una rarità, a cui si aggiunge un filo di rame isolato di una certa lunghezza e teso fuori dalla finestra. Avendo a disposizione oltre alla gamma delle onde medie pure quella delle onde corte, è possibile, gradatamente, ascoltare circa una cinquantina di paesi diversi e un centinaio di emittenti.
- non è tenuto a conoscere varie lingue oltre a quella natia; non vi sorprenda il fatto che fra le numerose stazioni mondiali dotate di servizio estero, ve ne sono quasi una trentina che trasmettono in lingua italiana, vuoi per gli immigrati nella nazione in questione, vuoi per la minoranza linguistica autoctona, vuoi ancora direttamente per gli abitanti dello "stivale". Per iniziare ad affezionarsi basta, quindi, ricercare questi programmi in italiano irradiati a ore determinate, per lo più serali; più avanti, fatta un po' di esperienza, si acquisisce padronanza sufficiente per identificare con certezza stazioni di radiodiffusione che trasmettono in altre lingue, stazioni extraeuropee, stazioni locali africane, asiatiche e sudamericane. Certamente la conoscenza di una o più lingue straniere agevola di molto l'attività iniziale, poiché si allargano gli orizzonti e si è subito in grado di comprendere un maggior numero di voci. A questo proposito l'inglese risulta quasi fondamentale, essendo la lingua internazionale della radio, come il francese lo è per i servizi postali e l'italiano per la lirica; tuttavia con il tempo si superano quasi tutti quegli intoppi che all'inizio sembrano insormontabili.
- non è obbligato a rispettare particolari procedure giuridico-burocratiche, come patenti o licenze, permessi o autorizzazioni speciali. Unico adempimento richiesto per essere in regola con la Legge ltaliana era quello di aver pagato in famiglia il canone che autorizza automaticamente la libera detenzione di un normale apparecchio radioricevente. Ma dal 1998 le cose stanno diversamente; infatti la legge 27.12.1997. n. 449, pubblicata sul supplemento ordinario n. 255/L alla G.U. n. 302, del 30.12.1997, in vigore dal 1º Gennaio 1998 (Legge Finanziaria), al capo III, art. 24, comma 14, così dispone: "A decorrere dal 1º gennaio 1998 sono esonerati dal pagamento del canone di abbonamento e della relativa tassa di concessione governativa i detentori di apparecchi radiofonici purché collocati esclusivamente presso abitazioni private." É in vigore attualmente il Decreto del Presidente della Repubblica 27 gennaio 2000, n. 64 che ha ancora ulteriormente modificato le modalità di possesso e di utilizzo degli apprecchi radiofonici, per il quale è possibile "... detenere ed usare le apparecchiature radio, portatili o veicolari, solo riceventi, per i servizi di radiodiffusione, di radiodeterminazione e di radioamatore, nonché per il servizio mobile a scopo di teleavviso personale ...". Tale Decreto è legge dello Stato ed è stato registrato alla Corte dei conti il 28 febbraio 2000, Atti di Governo, registro n. 119, foglio n. 9; non pare però che le amministrazioni periferiche del Ministero lo conoscano bene, per cui è buona norma prenderne atto ed eventualmente fotocopiarlo.
UltimissimeÈ stato pubblicato sul Suppl. Ordinario n.282 della Gazzetta Ufficiale n. 300 del 28-12-2001 il DPR 5 ottobre 2002 n. 447 che nella sezione 7, art. 43, riporta:
- È libera l'attività di solo ascolto sulla gamma di frequenze attribuite al servizio di radioamatore.
Il 29 Gennaio 2003 il Consiglio Superiore Tecnico del Ministero delle comunicazioni ha licenziato il Decreto Tecnico applicativo del DPR 5 Ottobre 2001, n.447, che appare l'11 Febbraio 2003 sulla GU della Repubblica Italiana. Questo è l'Art. 9:
- I soggetti di cui all'art. 43 del dPR n. 447/2001, che intendono ottenere un attestato dell’attività di ascolto, possono richiedere, con domanda in bollo conforme all'allegato F, l'iscrizione in apposito elenco e l'assegnazione di una sigla distintiva, da apporre su copia della domanda stessa o su documento separato conforme al modello di cui all’allegato G.
- La sigla distintiva relativa all’attività radioamatoriale di solo ascolto-SWL (short wave listener ) è formata da : "lettera I (Italia), numero di protocollo, sigla della provincia di appartenenza".
Che tipo di radio ricevitore utilizzare?
Come già anticipato, per iniziare è più che sufficiente il ricevitore casalingo: alla sera sulle onde medie, o durante tutto l'arco della giornata sulle onde corte, ci permette di captare segnali insperati.
Legittima aspirazione, per colui il quale si sente già sufficientemente motivato, è quella di acquistare un ricevitore appositamente costruito per l'ascolto BC. Naturalmente qui iniziano i problemi, visto che non si è ancora competenti per una scelta appropriata ci sono, spesso, delle disponibilità finanziarie limitate ed inoltre il mercato offre parecchie alternative di cui molte veramente raccomandabili ed altre decsamente da evitare. Il "commuications receiver", meglio se con lettura di frequenza digitale, avente una copertura continua dalle onde lunghe (150 kHz) ai 30 MHz, rientra ln questa fascia di esigenze. Il mercato in questo settore è molto agguerrito, offrendo al giorno d'oggi apparecchiature davvero valide nella fascia di prezzo compresa tra le seicentomila lire ed il milione e mezzo.
Nella gamma dei ricevitori importati dalla Marcucci S.p.A. di Milano troviamo tra gli altri:
- Yaesu FRG-100: il migliore ricevitore del 1992, premio conferito da: World Radio TV Handbook. Gestito dal microprocessore l'FRG-100 demodula segnali CW, AM, SSB ed FM entro la gamma da 50 kHz a 30 MHz. Avvalendosi delle ultime tecnologie, il ricevitore si distingue per prestazioni superbe unite ad un'alta affidabilità senza che l'uso ne venga complicato; costituisce una scelta ponderata per l'SWL dedicato:
- modo operativo selezionabile tramite pulsante
- visore, molto contrastato
- sintonia ottenuta mediante incrementi da 10 Hz, 100 Hz oppure 1 kHz
- 50 memorie sintonizzahili a disposizione per le frequenze più in uso
- nuova e rapida selezione delle 16 bande broadcast internazionali
- efficace Noise Blanker
- Squelch abilitato a tutte le demodulazioni
- filtro opzionale da 500 Hz
- Icom IC-R72E: ricevitore HF a copertura generale da 100 kHz a 30 MHz. Perfettamente centrato nelle caratteristiche e nel costo l'Icom IC-R72 costituisce il prodotto ideale per l' SWL medio o per l'ascolto generico dalle onde lunghe a quelle corte. Si distingue per la notevole gamma dinamica (100 dB !) per cui non si densibilizza nella ricezione di segnali deboli accanto a potenti "broadcast", per una tastiera di facile uso, il sintetizzatore DDS e l'orologio-temporizzatore (24 h) nonché per diverse altre funzioni:
- dimensioni compatte
- buone caratteristiche rispetto alla modulazione incrociata; la ricezione risulta chiara persino alle frequenze più basse
- sistema DDS: nuovo sintetizzatore
- attenuatore di RF e preamplificatore
- Noise Blanker
- incrementi di sintonia selezionabili da 1 a 10 kHz programmabili a passi di kHz.
- Icom IC-R71; ricevitore HF a copertura generale da 100 kHz a 30 MHz: ricevitore con flessibilità operativa molto estese. Il segnale all'atto della prima conversione è convertito a 70 MHz eliminando così le frequenze immagini e spurie. Detto stadio ha una configurazione bilanciata con l'uso di J-FET che porta la dinamica a 105 dB! La successiva media frequenza a 9 MHz incorpora inoltre:
- filtro Notch
- AGC regolabile
- doppio VFO ad incrementi di 10 Hz o 50 Hz
- tasto seleziona, incrementi di 1 kHz
- 32 memorie alimentate in modo indipendente
- ricerca entro lo spettro HF, o entro le memorie
- preamplificatore
- apposita interfaccia per collegare l'IC-R71 al PC
- generatore di fonemi (opzionale)
- telecomando a ragg infrarossi (RC-11)
- Icom IC-R7100; ricevitore a largo spettro: con la possibilità di ricevere le frequenze da 25 MHZ a 2 GHZ con incrementi di sintonia di 100 Hz l'Icom IC-R7100 soddisfa quel grande numero di radio-ascoltatori delle VHF e UHF, grazie alle seguenti caratteristiche, ad un prezzo conveniente e competitivo:
- stabilità in frequenza
- possibilità di ricerca
- riceve comunicazioni via satellite
- eccellente selettività
- 900 memorie per la registrazione delle frequenze
- alta sensibilità del circuito di ingresso
- orologio indicante le 24 ore
- vari modi per richiamare una frequenza in memoria
- 9 incrementi di sintonia: 100 Hz, 1, 5, 10, 12.5, 20, 25, 100 kHz ed 1 MHz
- squelch inseribile in AM ed FM
- Noise Blanker
- Kenwood R-5000; copre da 100 kHz a 30 MHz in 30 bande (opzionale da 108 a 174 MHz con convertitore VC 20). Un sistema a sintesi digitale PLL consente una straordinaria stabilità di frequenza.
La gamma dinamica è di 102 dB.
Può ricevere in SSB, CW, AM, FM e FSK. La selezione del tipo di ricezione può essere eseguita mediante comodi tasti posti sul pannello frontale. L'emissione di un segnale in codice Morse conferma l'avvenuta selezione.
Operando in modo indipendente, il doppio VFO digitale a passi minimi di 10 Hz (100 Hz in AM e FM) facilita il funzionamento in modi differenti e su frequenze diverse senza ricorrere all'uso del VFO separato. Il tasto A=B consente di trasferire tutti i dati selezionabili (frequenza, modo) dal VFO attivo a quello passivo.
MODE: SSB/CW/FSK Step ON: 10 Hz. Step OFF: 100 Hz
MODE: AM Step ON: 1 Hz. Step OFF: 100 Hz
MODE: FM Step ON: 5 Hz. Step OFF: 2.5 kHz
L'R-5000 vanta molteplici elementi per la riduzione delle interferenze, tra cui doppi filtri a cristallo IF per una miglior resa in SSB, ed un circuito "IF- SHIFT" di spostamento della frequenza intermedia che elimina le interferenze mantenendo un ottimo rapporto segnale-rumore. È inoltre dotato di un filtro sintonizzabile incorporato "NOTCH".
Sull'R-5000 possono essere montati i filtri per IF a 8830 kHz della serie YK e precisamente:
- YK-88C per CW 500 Hz
- YK-88SN per SSB 1800 Hz
- YK-88S per SSS 2400 Hz
100 canali di memoria: suddivisi in 10 gruppi di 10 canali ciascuno, permettono di memorizzare frequenza, banda, modo di ricezione e dati relativi alla selezione del terminale d'antenna, consentendo di semplificare al massimo l'uso del ricevitore.
Esplorazione della memoria: questa utile funzione può essere utilizzata per verificare i dati contenuti nei canali di memoria o per cercare un canale libero senza dover modificare le frequenze o il modo in cui si sta operando.
Il contenuto delle memorie e l'ultima frequenza impostata con il VFO sono mantenuti da una batteria al litio ricaricabile di lunga durata per garantire la massima affidabilità.
È possibile effettuare la scansione di alcuni o tutti i 100 canali di memoria, e programmare il salto di alcuni di essi. Sia durante la scansione della memoria, sia durante la scansione programmabile di banda è possibile programmare l'arresto automatico dell'esplorazione sul canale in uso per 6 secondi.- Lowe HF-150;è stato progettato per offrire tutto quanto viene richiesto ad un vero ricevitore, in grado di spaziare dalle onde lunghe ai limiti superiori delle onde corte; l'HF-150 è racchiuso in un solido contenitore in lega, con pannelli metallici e parti lavorate, ed offre una comodità di sintonia eccezionale: un tale livello di qualità meccanica assicura anche accellente stabilità e resistenza agli urti; l'HF-150 può essere portato ovunque, in quanto sopporterà più sballottamenti di quanti non possiamo sopportare noi stessi! Il campo di sintonia spazia da 30 kHz a 30 MHz, e la veloctà di sintonia è variabile a seconda della velocità di rotazione impressa alla manopola principale; vi è poi la possibilità di spostamenti di frequenza estremamente veloci, grazie alla pressione del bottone "fast" che consente passi di sintonia di 100 Hz. I modi di ricezione sono AM, USB, LSB con, ovviamente, CW, RTTY, FAX; è possibile la ricezione di una qualsiasi tra banda laterale sincrona inferiore, banda laterale sincrona superioe o doppia banda laterale sincrona. È provvisto di doppia conversione con due largehzze di banda, di 2.5 e 7 kHz selezionabili a piacere; un display a cristalli liquidi mostra con chiarezza la sintonia in 5 cifre; vi sono 60 canali di memoria; ha presa per antenna filare, per cavo coassiale per antenna a frusta; tramite il tastierino opzionale KPAD-1 è possibile digitare direttamente la frequenza operativa o il richiamo di una memoria; ha presa per alimentazione esterna a 12 V (alimentatore rete-luce o pacco batterie); ha alimentazione interna tramite 8 stilo alcaline o ricaricabili (che provvede l'apparato stesso a ricaricare).
- Target HF-3M; si tratta di un piccolo ricevitore molto sensibile, che consente la ricezione in LSB/USB ed AM su tutto lo spettro da 30 kHz a 30 MHz. Viene fornito completo di antenna filare e cavetto di connessione al PC (infatti con i programmi forniti può essere interfacciato a PC per la ricezione di FAX, SSTV, Baudot, ASCII, AMTOR, SITOR, NAVTEX, RTTY e CW). Il ricevitore è decisamente spartano in quanto dispone dei soli controlli di accensione/volume, clarifier e manopola di sintonia; ha quattro tasti: MOD per la selezione della demodulazione, RCL per il richiamo di una delle 10 memorie, RST per il trasferimento rapido alla pirma memroia e MEM per registrare in memoria frequenza e modo operativo. Non ci sono commutatori di banda, gli incrementi di sintonia variano proporzionalmente alla velocità di rotazione del verniero; la rotazione più lenta apporta variazioni di 1 kHz, valori intermedi vengono compensati con il clarifier. Un attenuatore inseribile evita che il ricevitore si desensibilizzi in presenza di segnali molto forti. Il libretto di istruzioni introduce all'uso dei programmi forniti a corredo ed elenca le stazioni con relative frequenze più facilmente ricevibili in Europa.
- Sangean ATS 909; ricevitore portatile a copertura continua OL, OM, OC. Introdotto sul mercato nel 1997 è stato per quell'anno ritenuto il miglior ricevitore dal WRTH. In 874 grammi di peso vi è contenuta tutta la tecnologia capace di ricevere in AM ed SSB da 150 kHz a 30 MHz con passi di sintonia variabile, ed in più anche la porzione da 87.5 a 108 MHz in FM e FM stereo con funzione RDS (Radio Data System). Su tutte le bande la sensibilità di questo prodotto è più che adeguata. Il prezzo è davvero interessante:
- 306 memorie , preprogrammate con le frequenze delle più importanti stazioni internazionali: 18 memorie per le Onde Medie in due banchi distinti, 18 memorie per le stazioni in FM in due banchi distinti, 9 stazioni in Onda Lunga e ben 261 stazioni in Onda Corta su 29 banchi.
- copertura continua dalle Onde Lunghe alle Onde Corte senza soluzione di continuità
- 5 differenti sistemi di sintonia:
- accesso diretto della frequenza da tastiera
- auto-scanning, che permette la scansione automatica e l'arresto su ogni frequenza occupata
- scansione manuale tramite manopola
- richiamo delle memorie
- tasti up e down con incremento di sintonia variabile
- Auto Tune System (ATS), che ricerca in modo automatico e preseleziona tutti i canali presenti in memoria, sistema basato sulla foza del segnale della stazione ricevuta
- selezione automatica della stazione in OC più forte in ogni banco di memoria delle OC
- selezione FM o FM stereo sulla banda FM 87.5 - 108 MHz
- possibilità di dare un nome ad ogni banco di memoria tramite tastiera alfanumerica
- ricezione LSB e USB con passo di sintonia minimo di 40 Hz
- timer con funzione di accensione e spegnimento programmabili
- antenna a rocchetto con quasi deici metri di filo come corredo di serie
- funzinamento a batterie stilo, basso assorbimento, alimentatore esterno di serie
- controllo del guadagno continuo tramite manopola rotativa
- Icom IC-R75; si tratta dell'ultimo nato in casa Icom: ha ricezione estesa da 30 kHz a 60 MHz, oltre a demodulare USB, LSB, CW RTTY, AM, AM-N ed FM, ha le deomodulazione sincrona dell'AM, è completamente gestibile da PC con il software opzionale, può operare in DSP con il modulo opzionale UT-106 (che consente una notevole riduzione del rumore), ha doppio Pass Band Tuning, per restringere al meglio la banda passante. Il frontale è abbastanza ampio ed i tasti sono sufficientemente grossi e ben raggiungibili, con un grosso display arancione retroilluminato ed una manopla di sintonia facile da usare; l'altoparlante frontale permette un facile e più che soddisfacente ascolto (per chi non ama stare con le cuffie in testa). Il costruttore dichiara che la stabilità del ricevitore è < +/- 7 ppm fino a 60 minuti dall'accenzione e < +/- 1ppm/h a 25°, per mantenersi poi a < +/- 5 ppm da 0°C a +50 °C. Funziona a 13,8 V per cui ha bisogno di alimentatore esterno, con un consumo massimo di 1,1 A. Ha un solo connettore d'antenna tipo SO-239; le dimensioni sono 241x94x229 e pesa ca. 3 Kg. La parte ricevente ha una configurazione a tripla conversione per tutti modi operativi.
- AOR AR7030 e AR7030 plus; L'AR7030 è un ricevitore dalle caratteristiche peculiari, dotato di una dinamica decisamente alta, con copertura continua da 1 Hz a 32 MHz, operativo in tutti i modi, con sensibilità e prestazioni praticamente costanti. Ha anche uno specialissimo e performante sistema di AM sincrona. L'AR7030 plus è un modello in tutto simile al precedente ma ancora migliorato; nella dinamica, cosa ottenuta con il perfezionato bilanciamento del 1° mixer, con l'uso di componenti a tolleranza dello 0,1% nel circuito DDS/PLL del 1° O.L.; con vrianti all'attenuatore; con l'adozione di un trasformatore "professional series" all'ingresso dell'antenna filare; con l'adozione di una 2° I.F. con banda passante di 4 kHz. Nel modello 7030 plus, rispetto al 7030, viene utilizzato un encoder di sintonia di tipo BOURNS optoelettronico che consente una sontonia più smorzata a proporzionale. Migliorata anche la CPU, capace nel modello plus di ben 400 memorie. Per entrambi i modelli sono opzionali i filtri meccanici Collins ed una scheda multifunzioni con notch e noise blanker. I due ricevitori sono frutto di una collaborazioe tra la AOR Japan e l'ing. inglese John Thorpe; questo connubio, a detta di molti, ha prodotto quanto di meglio si possa trovare oggi nel settore. I due modelli hanno un punto di intercetta (intercept point) migliore di +30 dBm ed un range dinamico strabiliante, superiore a 100 dB. I riceviori sono del tipo a 2 conversioni, la 1° a 45 MHz, la 2° a 455 kHz. Tutti i filtri sono allineati da un programma residente negli apparati, in modo da ottenere, per ogni modo operativo scelto e per ogni filtro, il massimo della selettività ed il miglior trasferimento del segnale. Il riferimento per gli oscillatori fa capo ad un unico TCXO allo scopo di avere la massima stabilità. Il primo OL è prodotto da un DDS/PLL con singolo loop. L'ingresso di antenna presenta tre possibilità e due ingressi separati: il classico 50 Ω (che con commutazione viene adattato per antenna corta o whip); su morsetti separati, un ingresso per filare random a 600 Ω. Hanno in dotazione un telecomando ad infrarossi, capace di tutti gli usuali comandi più altri come l'immissione diretta della frequenza. Possono essere controllati in modo remoto da PC via porta RS232. Il modello plus è uno dei pochissimi ricevitori in commercio in grado di inviare al PC il segnale utile per la ricezione e demodulazione del DRM senza alcun down converter. Non ci sono difetti né disfunzioni da segnalare, peccato per l'ergonomia e l'estetica. È un ricevitore di derivazioe professionale, infatti circuitalmente è derivato da apparati professionali quali Plessey e Racal.
- Plessey PR-2250
Questo ricevitore appare sul mercato nel 1979; è completamente allo stato solido, copre con continuità da 10 kHz a 30 MHz con passi minimi di 10 Hz, riceve in tutti i modi operativi: AM, CW, USB, LSB, FSK e ISB. È un supereterodina a due conversioni (1° IF a 65 MHz, 2° IF 1,4 MHz). È un ricevitore di classe superiore definito professionale; le sue caratteristiche e le prove di laboratorio ci confermano la estrema bontà del prodotto. Viene ampiamente descritto, testato e commentato a pagg 240-242 del libro "Prove di laboratorio" di Rinaldo Briatta I1UW, Ed. C&C Faenza 2006.
- Racal 1792
Apparato di recente produzione, supereterodina a due conversioni, ricve da 150 kHz a 30 MHz, è multimodo con opzioni per ISB ed FM, incorpora un built in test equipment; ha soluzioni costruttive davvero originali o quanto meno poco consuete. La sua costruzione è a contenitori-moduli separati e schermati, sostenuti da uno shassis in pressofuzione. Apparato di ottima qualità, come il precedente, è un ricevitore decisamente professionale. Viene fatto largo uso di ciruiti logici in tutte le sue funzioni ed è totalmente telecomandabile, tramite interfaccia, da computer. Viene ampiamente descritto, testato e commentato a pagg 251-253 del libro "Prove di laboratorio" di Rinaldo Briatta I1UW, Ed. C&C Faenza 2006.
Vedi anche RA 1792 by IK1QLD
Il mercato dell'usato è molto fiorente nel campo dei ricevitori, agevolato dal deprezzamento che subiscono i vari apparati dopo pochi anni divenuti obsoleti più dall'uscita di nuovi modelli che dall'effettivo utilizzo. Vi possono essere delle buone possibilità pure nel campo del surplus, cioé degli apparati militari smessi e ricondizionati, ma attenzione alle tarature e alle condizioni circuitali e meccaniche generali. Più che all'eccessivo, nell'usato e nel surplus bisogna guardarsi dalle possibili e non corrette manomissioni.In definitiva, l'accenno al casalingo come primo ricevitore non è gratuito: appassionatevi con questo per un paio di mesi, acquisendo così quel minimo di esperienza necessaria, in modo da avere gli elementi fondamentali per valutare la scelta successiva. Nella scelta, più che dalla pura e semplice suggestione pubblicitaria, per altro indispensabile in se, lasciatevi indirizzare dal consiglio di amici e conoscenti, e, se potete, da prove di ascolto dirette e personali. Eviterete in questo modo delusioni, disaffezioni, abbandoni prematuri o precipitosi forfaits ingiustiticati. Ed una volta acquistato l'apparecchio, qualunque esso sia, ricordatevi che per poterlo valutare bisogna andare oltre la semplice impressione, quasi sempre negativa: occorre provarlo ed ascoltare, ascoltare, ed ancora ascoltare. Raramente, e solo nella ricerca del DX più spinto, il ricevitore come tale diventa determinante, ed anche qui non sempre (che ne è di un ricevitore professionale in mano ad un neofita?).
Più che l'effettiva bontà di un ricevitore, altri due parametri concorrono con notevole peso alla ricezione di un segnale radio: una buona antenna e, soprattutto, l'esperienza e la abilità personale dell'operatore.
Vedi questo elenco dei ricevitori più comuni, con le specifiche e le caratteristiche.
È indispensabile un'antenna appropriata?
Il tema delle antenne è affascinante: ci sono dei radioamatori che si dedicano per anni alla sperimentazione di "aerei", alla ricerca del "dB" (dB = decibel) in più. Purtroppo le bande BC non rispecchiano la linearità metrica di quelle amatoriali (160, 80, 40, 20, 15, 10 metri), non essendo nate a tavolino, ma dal riconoscimento, in tempi diversi, di varie frequenze attribuite a tale servizio: ne deriva che, in teoria, bisognerebbe erigere, per esempio, tanti dipoli quante sono le bande BC esistenti.
Chi poi volesse sondare il mercato, per pigrizia o perché poco avvezzo all'autocostruzione, sarebbe sconfortato dalla mancanza cronica, in Italia, di antenne appositamente studiate e realizzate per il BCL. Eppure l'importanza dell'antenna nel radioascolto è fondamentale, come pocanzi ribadito; ed allora cosa fare? Qualsiasi ricevitore si possieda, occorre munirlo di una buona antenna esterna; in caso di segnali forti si potrebbe avere qualche problema con ricevitori transistorizzati di caratteristiche medio-basse, tuttavia la costruzione di una antenna filare esterna è norma generale.
Questa deve essere più alta possibile dal suolo ed avere una lunghezza che si aggiri attorno ai trenta metri, misura che in generale è ottimale per qualsiasi tipo di ascolto. Il primo problema che si può presentare è la mancanza di sufficiente spazio: in questo caso si può scendere fino a dieci-quindici metri, usando una discesa monofilare isolata posta ad uno dei capi, avendo sempre l'accortezza di installarla nel punto più lontano possiblle, ben lontano da parti metalliche che possono interferire (come le antenne TV!).
Un ripiego dignitoso può essere l'antenna verticale, anche se più rumorosa, o l'antenna attiva entrambe poste sempre all'esterno. Nei casi estremi si può installare una antenna interna, sia filare che attiva, purché i muri non siano di cemento armato!
Avendo una certa disponibilità di spazio, ma spesso è questione di crearselo mentalmente, disturbando, all'occorrenza, il vicino o adottando del filo smaltato molto sottile invisibile a distanza ragionevole, sono consigliabili le due antenne che danno maggiore affidamento in quei pochi parametri realmemte utili al BCL: angolo di ricezione e omnidirezionalità.
In primo luogo la V invertita: quindici metri per ogni braccio, con angolo al centro il più vicino possibile ai 90 gradi e discesa in cavo coassiale da 50 ohm sono l'ottimale per l'ascolto di tutte le onde corte. La distanza dal terreno delle due estremità non dovrebbe essere inferiore ai cinque metri, con il sostegno centrale più alto possibile; gli americani la chiamano eufemisticamente "the best all purpose all band antenna"...
La seconda è l'antenna windom, una filare orizzontale (o a V invertta se ci sono probelmi di spazio) di trenta metri con presa per la discesa ad un terzo della lunghezza: funziona decisamente meglio della semplice filare con presa all'estremità. Di altro non si abbisogna se non dopo anni di proficuo ascolto, con più tempo per la sperimentazione ed il gusto di migliorie.
Vedi anche Antenne per radioascolto, di A. Briatta
Cosa ascoltare?
Volendo consigliare un approccio ragionato all'ascolto, suggeriamo queste tappe fondamentali:
- onde medie diurne (0700-1700 UTC): troverete la RAI un po' dappertutto ed in rapporto inverso alla qualità dell'apparecchio ricevente. Qua e là qualche segnale straniero, per lo più dalle nazioni confinanti.
- onde corte diurne (0700-1700 UTC): consigliabile un primo sguardo alla banda "europea" dei 49 metri (tra 5900 e 6200 kHz), con segnali molto forti, tra le quali spiccano Radio Budapest 6025, Radio Nederland 5955-60155, Radio Sweden Int. 6065, BBC 6195-15485, Radio Vaticana 5880, Radio Praga 5930-6055, Radio Österreich 1 Int. 5945-6155, Radio Ukraine Int. 6020 kHz. Successivamente si può salire alle bande alte, dove possiamo trovare Radio Dubai dagli Emirati Arabi Uniti su 21605 e 17775, Africa N.1 dal Gabon su 9580-15475-17630, Radio Oman su 15140-15375, Radio Medi 1 dal Marocco su 9575 kHz.
- onde medie serali (1700-2400 UTC): dopo l'imbrunire si mescolano ai segnali RAI i servizi interni alle nazioni europee e di quelle dell'area mediterranea, incluse alcune trasmissioni per l'estero, comprese quelle in italiano di Radio Romania Int. da Bucarest su 756 kHz, Radio Capodistria su 1170, Bayerischer Rundfunk su 801, Radio Svizzera Italiana su 558 e la Radio Vaticana, in varie lingue, su 1530 kHz. Di un certo interesse per il neofita la caccia per niente prematura delle più potenti stazioni spagnole, assai numerose in questa gamma dopo il calare del Sole. Provate, per esempio, Radio España da Madrid su 954, Radio Nacional de España da Barcellona su 738, SER da Barcellona su 666, COPE sempre da Barcellona su 783 kHz. Da non dimenticare anche le frequenze di Radio Vlaanderen Int. dal Belgio su 1512 (in certi orari si possono ascoltare anche le trasmissioni di Radio Nederland e della Deutsche Welle), la BBC su 648, Rado Bleue dalla Francia su 837 (anche su altre frequenze tipo: 603, 864, 945, 1242 kHz con programmi diretti alle persone anziane), Radio 5 dai Paesi Bassi su 1008, Radio Croatia su 1125-1134, Radio Beograd su 684 e infine dal lontano ma potentissimo trasmettitore di Kaliningrad in Russia sui 1386 kHz che viene utilizzato da diversi enti radiofonici.
- onde corte serali e notturne (1700-0700 UTC): si raggiunge il parossismo dei segnali in tutte le bande, con la sola esclusione delle più alte, che tendono a "chiudersi" dopo il calare del sole, soprattutto nel periodo invernale. Spesso il problema maggiore è identificare le molteplici emittenti presenti sullo stesso canale, oppure separare un segnale debole da una interferenza che proviene da una potente emittente vicina. Come al solito è consigliabile iniziare con la sintonizzazione dei programmi in lingua italiana, Radio Cina Int. da Pechino 9365, 9610 e 9965, Radio Cairo 9988, WYFR Family R. 11565, 11665 e 15565, RAE Buenos Aires 15345 kHz, magari sorvolando su certi segnali forti comunque difficili da identificare a causa, per esempio, dell'idioma usato. Una delle gamme più indicate per le prime nottate insonni è quella dei 25 metri dove spesso sono presenti segnali di notevole interesse. Nel periodo 1700-2000 si possono seguire AIR Delhi 11620, Radio Kuwait 11990, Kol Israel 11585, Radio New Zealand 11725, Radio Iraq Int. 11787(variabile), Radio China Int. 11790 kHz. Dopo le 2200 arrivano i primi segnali dal continente americano: RAE da Buenos Aires 11710, Radio Nacional da Amazonia Brasilia 11780, Radio Globo Rio de Janeiro 11805, Radio Brasil Central 11815, HCJB da Quito 11980, XERMX Radio Mexico Int. 11770, Radio Bandeirantes San Paolo 11925 kHz.
- bande tropicali serali (1700-2300 UTC): un solo timido approccio vi fa capire quanto siano diverse dalle bande internazionali. La due le caratteristiche principali: imperante regno di telegrafiche europee e spaziatura irregolare delle frequenze di emissione: troverete stazioni provenienti dalla stessa area geografica, con la stessa intensità di segnale, separate di un solo kilohertz. Il periodo qui indicato è quello più utile alla "caccia" delle emittenti africane, più o meno regolari tutto l'anno, con picchi propagativi in primavera e, per quanto riguarda i paesi sotto l'equatore, da metà giugno in avanti per tutta l'estate. Alcuni canali piuttosto facili da ascoltare sono: ELWA da Monrovia 4760, FRCN Kaduna Nigeria 4770, Radio Botswana 4820, Radiodiff. du Mali 4783 e 4835, ORTM Mauritania 4845, Ghana BC 4915, Radio Uganda 4976, Radio Nacional Guinea Equatoriale 5004v, La Voix du Sahel dal Niger 5020, ORTB Benin 5025, Radio Uganda 5026, Radiodiff. Centrafricaine 5035v, Radiodiff. Togolaise 5047 kHz. In banda tropicale ci vuole più pazienza nell'identificazione delle emittenti, anche in considerazione del fatto che le lingue sono per lo più locali e quindi particolarmente incomprensibili. Ascolti più ardui, ma appunto per questo maggiormente ambiti, più ricercati dall'appassionato curioso dei programmi autoctoni e dell'esotico.
- bande tropicali notturne (2300-0600 UTC): apertura incondizionata, propagazione permettendo, sino alle prime luci dell'alba per le stazioni latino-americane: lo spagnolo ed il portoghese regnano incontrastati, aiutando parecchio nell'identificazione. Alcune certezze: Radio Atlantida Peru 4790, Radio Tachira Venezuela 4830, Radio Reloj Costarica 4832v, Radio Cancao Nova Brasile 4825, Radio Relogio Federal Brasile 4905v, Ecos del Torbes Venezuela 4980, Radio Brasil Central 4985, Radio Rebelde Cuba 5025, Radio Aparecida Brasile 5035v. L'ascolto dall'America Latina è possibile tutto l'anno, con acuti verso la metà di ogni stagione, e, per quanto riguarda la zona andina, nei mesi di luglio e agosto. Le stazioni locali di Bolivia, Ecuador e Perù, risultando le più sporadiche ed imprevedibili, sono oggetto di una vera e propria caccia spietata da parte del DXer smaliziato. Queste emittenti andine, come la gran parte delle stazioni latino-americane, possiedono delle favolose bandierine multicolori ed è gran merito dell'ascoltatore possedere alcuni esemplari o, meglio, quanti più possibile!
- bande tropicali diurne (1300-1700 UTC): continuando per tappe progressive ci imbattiamo in un periodo di ascolto decisamente "stagionale" (autunno-inverno), che permette la sintonizzazione delle emittenti asiatiche, fra le quali spiccano per regolarità quelle indiane e per esoticità quelle indonesiane, inseguite con certosina pazienza dal DXer più raffinato e paziente. L'ascolto asiatico pomeridiano è piuttosto arduo, seppur comodo per l'orario, poiché si svolge quasi sempre in presenza di segnali molto deboli; in ltalia, tra l'altro domina l'esposizione solare, quindi un forte assorbimento dei segnali. Caratteristica peculiare delle eminenti asiatiche è quella di trasmettere spesso e volentieri fuori dalle bande assegnate; proprio questo particolare permette talvolta di ascoltare dei segnali dignitosi, privi di ogni interferenza. Ecco alcuni esempi validi da aprile a settembre: RRI Radio Republik Indonesia da Ujung Pandang 4753.5, AIR All India Radio Port Blair 4760, Azad Kashmir Radio dal Pakistan 4790, AIR All India Radio Hyderabad 4800, AIR All India Radio Mumbai 4840, AIR All India Radio New Delhi 4860, RRI Radio Republik Indonesia da Sorong 4874v, AIR All India Radio da Chennai (ex Madras) 4920 e RRI Radio Republik Indonesia da Jambi 4925v kHz. Chi mette il naso a queste ore in tali bande trova spesso molti canali occupati dai vari servizi locali delle stazioni russe, cinesi, coreane, oltre ad un discreto numero di stazioni clandestine (Kurdistan, Iraq, Azerbaigian, Georgia, ecc.).
- onde medie notturne (0000-0500 UTC): tappa finale nell'evoluzione del radioascoltatore, oramai divenuto DXer a pieno diritto... Nel periodo da settembre ad aprile è possibile captare con un apposita antenna ricevente direttiva, il loop, detta pure antenna a telaio, o con antenne filari di ragguardevole lunghezza (terminate verso terra ad una estremità, dette Beverages), emittenti dell'intero continente americano, dal Canada all'Argentina, ma anche dall'Africa australe e dall'Asia centrale. Questo tipo di ascolto è fortemente ostacolato, ma forse per questo più eccitante, dalla presenza delle stazioni europee con programmazione "all night". Tuttavia, quando la propagazione c'è, con il determinante aiuto di un'antenna direttiva interna o esterna, magari abbinata ad un amplificatore-preselettore, si riescono ad eliminare parecchie delle interferenze continentali, ed a seguire emittenti canadesi e statunitensi, caraibiche, venezuelane, brasiliane, e con un po' di fortuna ed esperienza anche argentine, uruguaiane e colombiane. Le bande tropicali e le onde medie notturne consentono di arrivare alle programmazioni veramente locali, squisitamente genuine, intrise di folklore e di messaggi esotici. Sono ovviamente all'ultimo e più lontano stadio, forse in questo preciso momento ancora irraggiungibile, delle possibilità per il radioascoltatore che si cimenta per le prime volte nel meraviglioso mondo dell'ascolto delle emittenti di radiodiffusione.
Vedi anche
- Le bande tropicali, di A. Brunero e R. Mäkelä
- Receiver News, receiver and antennas news, by Passport to World Band Radio
Un'elencazione, questa appena terminata, fatta affinché sappiate cosa questo magnifico hobby può offrirvi: ma per arrivare, e bene, all'ultimo gradino occorre percorrere tutte le tappe intermedie dell'esperienzae evolutiva, facendolo con entusiasmo e determinazione!
Cosa è un rapporto d'ascolto?
Supponiamo di considerare le trasmissioni irradiate da una grande emittente internazionale, magari in lingua italiana; cosa ne sarebbe se l'emittente non avesse un controllo sulla bontà del segnale irradiato, se non sapesse come in realtà arriva il programma nell'area in cui è diretto? Quanto costerebbe alla stazione procurarsi da se questi dati? Come potrebbe valutare la propria "audience" e quindi stabilire di volta in volta il budget annuale in base al seguito ottenuto se non avesse un riscontro diretto da parte degli ascoltatori? E altrimenti chi mai potrebbe segnalare se i propri programmi sono graditi ed in qual misura e quali specificatamente? Questi alcuni dei motivi tecnico-pratici che hanno sempre giustificato il rapporto epistolare fra ascoltatore ed emittente e viceversa.
Nel rapporto d'ascolto vero e proprio, lo scrivente fa sapere alla stazione come è arrivato il segnale in un dato giorno, su una deteminata frequenza, nell'arco di un ben preciso lasso di tempo. Le emittenti internazionali tengono in considerazione ancor oggi questi dati, soprattutto a causa della grande congestione delle bande e delle possibili interferenze altrui. Proprio in base all'utilità di questi dati, l'emittente è solita ringraziare l'ascoltatore inviandogli quale conferma una cartolina o lettera di verifica, dove appunto vengono riportate come esatte, o meno, le segnalazioni ricevute. È raro che un'emittente internazionale non risponda a meno che non inviate un rapporto inesatto ovvero non tenga in considerazione il vostro rapporto d'ascolto.
Quest'ultima è comunque una nuova brutta costumanza adottata da alcuni grossi organismi internazionali per via dell'enorme mole di corrispondenza quotidiana che ricevono (e come evaderla con le continue restrizioni finanziarie a cui sono soggetti?) e del fatto che, attraverso le proprie stazioni relay sparse per il mondo e la rete di monitors ufficiali riescono da sole ad ottenere quei dati tecnici di cui abbisognano gli ingegneri per pianificare le frequenze da utilizzare. Se dunque nella quasi totalità dei casi le emittenti internazionali rispondono, appunto perché hanno un interesse personale più o meno specifico, la situazione è un tantino diversa per le stazioni locali, che trasmettono nel proprio ambito geografico e non richiedono specificatamente rapporti di ricezione dall'estero. Eppure molte confermano, vuoi per cortesia, vuoi per curiosità, vuoi perché trattasi di una abitudine oramai generalizzata, vuoi perché può tornare comodo, in sede di acquisizione di spazi pubblicitari, far sapere che la stazione è ascoltata e seguìta in un contesto più ampio ed internazionale...
Le percentuali di conferma, cioé di risposta, sono molto più basse, ed essendo le motivazioni diverse, diversamente devono essere confezionati i rapporti di ascolto: più completi di dati tecnici quelli rivolti alle emittenti internazionali, più personali ed accattivanti quelli per le emittenti locali.
Vedi anche Come scrivere un utile rapporto di ricezione, di A. Brunero
Cosa è il codice "SINFO"?
Ci voleva pure una chiave comune affinché le valutazioni di tutti gli ascoltatori coincidessero con parametri standard, quei parametri di maggior utilità all'emittente, per giudicare buona o scadente una certa emissione. Pare sia stato l'ingegnere Gustav C.Thiele a mettere a punto un codice organico, per altro riconosciuto ora universalmente, ossia il codice SINFO dalle iniziali dei cinque dati fondamentali di valutazione:
- S
- signal strength, intensità del segnale
- I
- interference, disturbi da altre stazioni
- N
- noise, disturbi locali o atmosferici
- F
- fading, evanescenza del segnale
- O
- overall merit, giudizio complessivo
Ciascun parametro può assumere un valore da 5 a 1: un SINFO 55555 si applica, raramente, ad un'emitteme locale priva di ogni disturbo e interferenza. I dati decrescono sino ai valori più bassi in base alla forza deI segnale ricevuto, alla consistenza dei rumori ed interferenze. Il giudizio finale non dovrebbe mai essere più alto del più basso dei quattro restanti valori:
SlNFO 53435 errato!
SINFO 43433 esatto.
Tuttavia può essere vantaggioso adoperare anche questo parametro per esprimere un giudizio e quindi questo può non necessariamente essere la media degli altri 4. Un esempio: sto ascoltando una stazione estrememanete bassa, forza del segnale crca 2; senza interferenze, senza fading, senza rumore atmoseferico... dicamo 24444. Se intendo utilizzare O per esprimere un ulteriore giudizo positivo del fatto che l'emittente, pur con basso segnale, siascolta molto bene, eviterò di assegnare 2 ad O; usero piuttosto 3 ppure 4.Molto sovente al posto del codice SINFO si utilizza il codice SINPO, dove la P sta per disturbi dovuti alla propagazione (e quindi evanescenze del segnale), che spesso è funzione del fading, ma non sempre (può valere quindi anche per profondità della modulazione). Vedi a tal proposito Come scrivere un utile rapporto di ricezione, di A. Brunero
Che cosa è l'ora GMT/UTC?
Uno dei primi fattori che il neofita deve tenere in considerazione nell'ideale viaggio col proprio ricevitore da paese a paese, è il fatto il che si registrano diversi orari nelle diverse parti del globo. È intuibile che ciò è dovuto alla rotazione della Terra sul proprio asse, con la conseguente variazione della posizione rispetto al Sole. Per inciso, l'asse terrestre è una linea immaginaria che congiunge il polo Nord con il polo Sud; nella faccia che guarda il Sole vi è luce e quindi giorno, nella faccla opposta naturalmente vi è notte. La Terra compie un giro sul proprio asse in circa 24 ore e di conseguenza si è pensato bene, per convenzione internazionale suddividerla in ventiquattro spicchi, detti fusi orari. Ogni fuso orario di norma è compreso tra due meridiani terrestri distanti 15 gradi. Per il momento si può affermare che la differenza oraria da zona a zona, da fuso a fuso, è di un'ora.
Le stazioni di radiodiffusione risolvono il problema sollevato dalla differenza dei fusi orari prendendo come riferimento il tempo al meridiano zero, cioé al meridiano di Greenwich, città posta ad una quarantina di chilometri da Londra e sede dell'omonimo osservatorio astronomico, evitando così confusioni e laboriose conversioni delle ore. Il Tempo Medio di Greenwich, abbreviato in GMT, dall'inglese Greenwich Mean Time, dal 1982 è stato sostituito, nella dizione, dal Tempo Universale Coordinato, ovvero UTC, abbreviazione di Universal Time Coordinated e rappresenta l'orario base nei traffici Radiofonici.
In conseguenza della rotazione terrestre, le zone situate ad Est di Greenwich si trovano ad orari maggiori, mentre sono minori gli orari ad ovest. Resta evidente che se si è a conoscenza dell'ora GMT/UTC e la si vuol rapportare con l'ora locale dalla quale trasmette la stazione intercettata, è sufficiente controllare quanti fusi orari intercorrono tra il fuso di Greenwich e quello della località dove opera la stazione, avendo l'accortezza di sottrarre se ci si trova ad Ovest e sommare se ci si trova ad Est rispetto a Greenwich. L'Europa occidentale ha un'ora in più rispetto al meridiano zero, trovandosi ad Est dello stesso; in quei Paesi, tra cui l'Italia, dove si adotta l'orario estivo per approfittare della maggiore esposizione solare, nel periodo di "ora legale" è necessario aggiungere un'ora a quella standard. Così in Italia da marzo a settembre si passa ad UTC+2!
Le principali guide per il radioascolto
WRTH - World Radio TV Handbook
Bene, siamo quasi tutti pronti ad accendere la nostra radio di casa, agendo su quel trascurato commutatore cambio gamma, incuriositi da queste modeste ma allettanti nozioni. Ma dopo come districarsi tra le bande, non conoscendo né orari né frequenze di trasmissioni precise? Una prima indispensabile guida è rappresentata dal World Radio TV Handbook, un volume di seicento e più pagine edito in Gran Bretagna ogni anno, tutto per noi radioascoltatori BCL, che riporta orari, frequenze ed indirizzi di tutte le emittenti radiofoniche e televisive del Mondo. Si è detto una prima guida: in effetti non tutti i dati sono precisi al cento per cento, in quanto spesso le stazioni cambiano orari e frequenze in base alle proprie esigenze contingenti. Tuttavia, per la mole delle notizie e per gli indirizzi contenuti, rimane l'acquisto annuale base indispensabile tanto per il neofita quanto per il DXer. Per informazioni: WRTH Publications Ltd., P.O. Box 7373, Milton Keynes MK 12 5ZL, Gran Bretagna www.wrth.comPWBR - Passport to World Band Radio
Nel 1982 l'International Broadcasting Services Ltd. decise di utilizzare parte del proprio materiale informativo e di metterlo a disposizione del pubblico. Il risultato fu la prima edizione nel 1988 del Passport to World Band Radio che resta fino ad oggi una valida rivale di altre guide sul radioascolto. Il Passport to World Band Radio è un volume di circa 600 pagine con molte informazioni sui programmi trasmessi e rivolti agli ascoltatori. Particolarità di questa guida sono le "pagine blu" che con semplici grafici indicano al lettore la frequenza e l'ora di trasmissione della maggior parte delle stazioni. Per informazioni: International Broadcasting Services Ltd., P.O. Box 300, Penn's Park, PA 18943, USA www.passband.comShortwave Frequency Guide
L'editore Klingenfuss la definisce come la guida più aggiornata attualmente acquistabile nel mondo. Forse non a torto può essere la giusta definizione infatti, anche grazie alla sua semplicità di consultazione, potrete trovare tutte le schede aggiornate delle stazioni clandestine, delle trasmissioni nazionali e internazionali delle emittenti nel mondo. Una lista di circa diecimila frequenze ed un ricco elenco che però non comprende altri dettagli. Un altro elenco di oltre diecimila frequenze si occupa delle stazioni utility attive nel mondo e continuamente aggiornato. Lo stesso noto autore pubblica numerosi altri libri che riguardano in particolare le stazioni utility, da segnalare la Super Frequency List CD-Rom, la storica Guide to Utility Radio Stations e ancora tanti altri titoli. Per informazioni: Klingenfuss Publications, Hagenloher Str. 14, D-72070 Tuebingen, Germania e-mail klingenfuss@compuserve.com
www.klingenfuss.org
ourworld.compuserve.com/homepages/Klingenfuss
Esiste poi tutta una serie di vari editori che trattano l'argomento radioascolto con libri dedicati anche a particolari argomenti. Si segnalano i seguenti editori e distributori (potete segnalare eventuali altri nominativi o titoli di particolare interesse scrivendo alla nostra e-mail):
- Media Age s.r.l., realizzazioni editoriali, rappresentanze di riviste e libri
- Verlag für Technik un Handwerk GmbH, Postfach 2274, D-76492 Baden Baden, Germania www.vth.de.
Pubblica molti libri, purtroppo però solamente in lingua tedesca. Da segnalare comunque il libro "Sender & Frequenzen", pubblicato ogni anno è la guida per il radioascoltatore in versione tedesca con circa 500 pagine.- Interproducts, 8 Abbot Street, Perth, PH2 0EB, Scotland, U.K. www.interproducts.ukf.net.
Specializzato naturalmente in stazioni locali inglesi ma anche con interessanti libri su come ascoltare le stazioni utility. Da segnalare un libretto riguardante l'ascolto delle stazioni militari e non durante la guerra in Kosovo.- Danish Shortwave Club International, Tavleager 31, DK-2670 Greve, Danimarca www.dswci.dk.
Il noto DX club danese pubblica due guide fondamentali per l'ascoltatore esperto, si tratta della DSWCI Domestic Broadcasting Survey realizzata a cura di Anker Petersen e che comprende una lista di centinaia di frequenze aggiornate con esclusione delle grandi emittenti. La seconda è invece la DSWCI Clandestine Stations List che, con uscita irregolare, si occupa ovviamente delle emittenti clandestine.- Edizioni C&C, via Naviglio 37/2, 48018 Faenza (RA), Italia www.edizionicec.it.
Un ricco catalogo che affronta vari temi, anche tecnici.- Edizioni CD, via Agucchi 104, 40131 Bologna, Italia cqelettr@tin.it
Anche questo editore ha un ricco catalogo per i radioascoltatori che hanno il desiderio di documentarsi.- Edizioni Medicea, via della Villa Lorenzi 8, 50139 Firenze, Italia www.edizionimedicea.it.
In catalogo diversi libri sul radioascolto ma anche sulla storia della radio. Da segnalare Orario Radio che ogni anno guida l'ascoltatore italiano con oltre mille frequenze.Che cos'è l'AIR?
Nel 1982, a Firenze, grazie al contributo determinante di alcuni radioascoltatori di tutta Italia, è nata l'A.I.R. - Associazione Italiana Radioascolto. Gli scopi principali di questa Associazione si possono riassumere nei seguenti punti:
Con il versamento della quota annuale si acquisisce la qualifica di Socio a decorrere dal ricevimento del primo numero di Radiorama. La quota associativa è valida per 12 mesi ed offre una serie di interessanti opportunità, come queste:
- promuovere la conoscenza del radioascolto italiano e rappresentare i propri soci in sede nazionale ed internazionale;
- recepire le istanze, le aspirazioni ed i problemi dei soci, così come dei singoli appassionati del radioascolto, anche non soci dell'A.I.R.;
- coordinare l'attività dei propri Soci, anche a livello locale;
- realizzare la rivista di radioascolto Radiorama, anche quale Organo Ufficiale dell'Associazione.
Per le richieste di adesione compila il modulo d'iscrizione. Il Modulo è in formato PDF (Acrobat Reader), adatto per ogni piattaforma (Mac, Windows, Unix, Linux, etc), assolutamente freeware, che puoi prelevare direttamente dal sito http://www.adobe.com.
- ricevimento gratuito di 12 numeri di Radiorama, a costo invariato, con le varie rubriche di informazione, aggiornamento e dibattito: tutti sono chiamati a collaborare;
- la tessera di iscrizione all'A.I.R.
- il diploma di stazione di radioascolto
- lo statuto dell'associazione
- l'adesivo creato appositamente per l'A.I.R.
- organizzazione di CONTEST, con la partecipazione di radioascoltatori di tutta Europa, per misurarsi in simpatiche gare di ascolto con premi anche importanti;
- DIPLOMA A.I.R. "Paesi Mondiali Verificati", in sei livelli di progressiva difficoltà, conferito in base alle conferme d'ascolto ricevute. Il diploma "Stazioni Pirata Verificate" suddiviso in quattro livelli, di facile ottenimento e che non può mancare nella propria stazione d'ascolto. Infine il diploma a colori "Europa Unita" di recente costituzione grazie all'idea del Socio Marcello Casali di Roma, in quattro classi desidera celebrare un passo importante verso l'unificazione dell'Europa (vedi anche pagine web);
- OGGETTISTICA varia per personalizzare l'attività dei Soci.
- partecipazione a MOSTRE e FIERE, con l'attivazione di punti d'incontro, anche espositivi con stand A.I.R. - Radiorama, per sviluppare i contatti relativi al comune hobby;
- CAMPI DX in luoghi aperti per fare radioascolto in gruppo, scambiare informazioni, maturare esperienze. Appuntamento tradizionale di metà settembre è l'A.I.R. DX Camp di Cesana Torinese (TO);
- SCAMBI attivi di esperienze col computer e di materiale radiantistico usato;
- ATTIVITÀ LOCALE dei Soci in molte delle principali città italiane (come, per esempio, a Torino, Firenze, Trieste, Bolzano, Padova, Roma, Pavia, Ancona, ecc.) con conferenze, dimostrazioni di ricevitori, proposte ed incontri, scambi di esperienze, sessioni e prove dirette di ascolto;
- Organizzazione a fine aprile - inizio maggio di una ASSEMBLEA INCONTRO annuale, l'oramai classico A.I.R. DX Meeting, che, nella sua configurazione di Convention, propone dibattiti, incontri, analisi e proposte di vita associativa, e porta in Italia gli esponenti delle maggiori emittenti in onde corte, così come richiama la presenza di noti DXers europei. L'Assemblea annuale dei Soci che si svolge di volta in volta in una diversa località italiana: ricordiamo Faenza, Firenze, Roma, Rimini, Sirolo e Sanremo. Propone, durante le giornate di incontro, anche altre iniziative come le visite alle emittenti (Radio Vaticana, Radio Svizzera Italiana, Radio Bavarese Deutsche Welle, Radio Monte Carlo). Favorisce e promuove la gestione attiva della Associazione da parte di tutti i partecipanti, con la possibilità per tutti di venire eletti nel Consiglio Direttivo e di entrare da protagonisti nel mondo dei BCL.
Per ogni ulteriore chiarimento, rivolgersi direttamente all'Associazione al recapito di Torino::
AIR - Associazione Italiana Radioascolto Casella Postale 1338 10100 Torino A.D. Indirizzo e-mail: air@arpnet.it fax 011 6199184oppure alla redazione di:
Radiorama Casella Postale 873 34100 Trieste Indirizzo e-mail: radiorama@xnet.it www.radiorama.it