Dalla
fine degli anni Sessanta a oggi l'AIACE ha promosso numerose iniziative
editoriali che affrontano aspetti diversi della storia e della critica
del cinema.
La collana «I
quaderni dell'AIACE», inaugurata nel 1969 da Nuovo
cinema italiano di Paolo Gobetti, conta 15 volumi
monografici dedicati ad autori-chiave del cinema europeo ed extraeuropeo.
Tra gli altri, Marco Ferreri
di Morando Morandini, Jean-Luc
Godard di Gianni Rondolino, Glauber
Rocha di Goffredo Fofi e Erich
von Stroheim di Alberto Barbera.
In collaborazione con
la casa editrice Feltrinelli, sono state pubblicate le sceneggiature
dei film La recita
di Theo Anghelopoulos (a cura di Alberto Barbera e Gianni Volpi),
L'uomo di marmo di Andrzej
Wajda (a cura di Stefano Rulli), Ivan
il Terribile di Sergej M. Ejzenstejn (a cura
di Paolo Bertetto), Salto nel vuoto
di Marco Bellocchio (a cura di Alberto Barbera e Gianni Volpi), Chiedo
asilo di Marco Ferreri (a cura di Maurizio Grande),
Mon oncle d'Amerique
di Alain Resnais (a cura di Piero Arlorio) e Scene
della terza guerra mondiale 1967-77 di Chris
Marker.
Tra i volumi monografici
realizzati in occasione di retrospettive, festival e mostre fotografiche
meritano una citazione Agnès Varda
(a cura di Sara Cortellazzo e Michele Marangi), Dennis
Hopper (a cura di Alberto Barbera, Sara Cortellazzo
e Davide Ferrario), Agatha
Christie. Il giallo e il cinema (di Sara Cortellazzo
e Dario Tomasi), Pinter
e il cinema (di Paolo Bertinetti e Gianni Volpi),
Hitchcock e hitchcockiani
(a cura di Sara Cortellazzo, Daniela Giuffrida e Dario
Tomasi), New York
New York (a cura di Alberto Barbera, Sara Cortellazzo
e Dario Tomasi), Out
of the Sixties (catalogo della mostra fotografica
dedicata a Dennis Hopper), Ritratti
di famiglia. Immagini del sociale (catalogo
del festival organizzato nel 1995 da AIACE e Gruppo Abele).
Tutti i volumi sopra
citati sono da tempo esauriti.
Nel 1999 le Edizioni
e/o hanno pubblicato, in collaborazione con l'AIACE, il volume Cinema
Televisione Informazione, antologia di scritti
del critico francese Serge Daney.
L'AIACE ha inoltre curato
la pubblicazione di volumi destinati alla didattica: L'analisi
del film I e
II
di Giulia Carluccio
e Sequenze
di Dario Tomasi.
Dal 1994
al 2000 è stata sede della redazione della collana Garage.
La collana I
diritti di tutti. Cinema e società civile,
promossa dal Consiglio Regionale del Piemonte e curata dall'Aiace,
è rivolta in particolar modo al mondo della scuola, con l'intento
di riflettere e far riflettere sui valori e sui principi enunciati
nella Costituzione italiana, attraverso uno strumento specifico che
fornisce l'analisi di vari testi filmici opportunamente scelti e catalogati.
Con la convinzione che il cinema rappresenti uno dei mezzi più
efficaci per raggiungere il destinatario giovanile, la collana I
diritti di tutti (a cura di Sara Cortellazzo e Massimo
Quaglia), proprio in virtù dell'universalità dei temi
affrontati, risponde alla necessità di creare una coscienza
più attenta ai temi della cultura della convivenza, del pluralismo
e della tolleranza.
Il primo volume è un Dizionario
dei film concepito
e realizzato su parole chiave che rinviano agli articoli più
importanti della Costituzione. Il secondo volume, dal titoli I
minori. L'avventura di essere giovani offre
una trattazione di opere cinematografiche incentrate sui numerosi
argomenti legati al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza. Il terzo
volume è dedicato ai temi della guerra e della pace.
Dopo l'immane tragedia dell'11 settembre 2001, il volume
Guerra e pace volge
l'attenzione a film che affrontano problematicamente i principi fondamentali
enunciati nell'articolo 11 della Carta costituzionale: "L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà di
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle
limitazioni di sovranità necessarie a un ordinamento che assicuri
la pace e la giustizia tra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo".
Donne sullo schermo
viene ad arricchire in modo sostanziale la collana, grazie alla complessità
- culturale, sociale, politica, simbolica - dell'argomento affrontato.
I quindici film proposti e analizzati possono infatti da un lato stimolare
una serie di ragionamenti rispetto alle importanti e innegabili conquiste
ottenutedall'universo femminile nel corso del Novecento, ma nel contempo
sono in grado di permettere una riflessione critica riguardo al lungo
cammino ancora da fare in vista della costruzione di una società
diversa, realmente attenta e rispettosa dei diritti delle donne.
Giornalismo
e informazione al cinema introduce un nuovo e importante
tema di dibattito, particolarmente complesso per le implicazioni culturali,
sociali e politiche che comporta. Se uno dei principi fondamentali
di ogni società democratica è la libertà d'informazione - come recita
l'articolo 21 della nostra Carta Costituzionale: "Tutti hanno diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto
e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta
ad autorizzazioni o censure" - in realtà, oggi, ogni ragionamento
su tale argomento richiede sapienti e oculati approfondimenti, per
il ruolo e il potere che i mass media hanno progressivamente assunto
nella nostra società.
E quale mezzo migliore, per ragionare su questi repentini cambiamenti,
se non il cinema, che da sempre ha eletto la figura del giornalista
come uno dei protagonisti privilegiati delle proprie storie, dando
vita a un genere più che mai prolifico e amato dagli spettatori. L'analisi
critica dei film contenuti in questo volume può favorire un confronto
costruttivo e formativo per le ragazze e i ragazzi che affronteranno
tali tematiche nelle scuole, assieme ai loro insegnanti, nonché un
arricchimento individuale per le lettrici e i lettori interessati
all'argomento.
L'Arca
di Giò (acronimo di Archivio Audiovisivo dell'Infanzia
e della Gioventù) è un nuovo progetto, nato dalla collaborazione
tra Aiace Torino e Provincia di Torino-Ce.Se.Di, rivolto al mondo
della scuola, alle associazioni, ai giovani, ai genitori, a tutti
coloro che s'interessano o vogliono approfondire la rappresentazione
cinematografica e televisiva dell'universo giovanile.
Come ogni arca che si rispetti, l'Arca di Giò racchiude in
sé molte, moltissime cose, tra queste una
collana di agili volumi con percorsi specifici
sulla rappresentazione del rapporto fra giovani/bambini/ragazzi e
alcuni nodi tematici di particolare interesse.
Il primo volume pubblicato è Lavagne
di celluloide. La scuola nel cinema, a cura
di Massimo Quaglia e Dario Tomasi; il secondo volume è Ragazze
e ragazzi nel cinema contemporaneo, a cura di
Carla Colombelli e Sara Cortellazzo; il terzo volume è Gioventù
catodica. Ragazzi, cinema, tv, a cura di Michele Marangi
e Umberto Mosca.
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