I costi della guerra, i costi dello sviluppo

BOICOTTAGGIO POSITIVO:CHI COMPRA VOTA

Alle bandiere della pace aggiungiamo una Azione Diretta Nonviolenta

Il controllo del petrolio è uno dei principali obiettivi della guerra all'Iraq.

La Exxon ha stipulato con il Dipartimento della Difesa USA l'accordo di fornire il carburante all'esercito americano e a tutte le basi NATO.

La Exxon, proprietaria in Europa del marchio ESSO, da sempre in rapporti molto stretti con Bush ha chiesto al governo americano di non aderire al protocollo di Kyoto.

Per questo da un anno in Gran Bretagna, USA, Francia, Austria, Germania e Australia è in corso una campagna contro la ESSO.

E' ora che anche noi togliamo alla ESSO il nostro appoggio.

La ESSO è per noi il simbolo della direzione in cui non vogliamo andare.

FACCIAMO UN GESTO CONCRETO

CONTRO LA GUERRA

NON FINANZIAMO CHI LE DA' ENERGIA

DIMINUIAMO I NOSTRI CONSUMI DI CARBURANTE

NON FERMIAMOCI PIU'

ALLE STAZIONI DI SERVIZIO ESSO

Visita il sito www.stopessowar.org e sottoscrivi l'iniziativa!

Promuovono la campagna:

Greenpeace

Rete di Lilliput

Centro Nuovo Modello di Sviluppo

Associazione Botteghe del Mondo

Bilanci di Giustizia


BOICOTTARE I "GRANDI ELETTORI" DI BUSH PER BOICOTTARE GLI INGENTI INTERESSI CHE STANNO DIETRO ALLA VOGLIA DI GUERRA

 Oltre alla Exxon, altri colossi sono l'ex datore di lavoro di Condoleeza Rice Chevron-Texaco (fusione avvenuta nel 2001) e la Bp-Amoco (fusione nel 1998 fra la compagnia inglese e quella statunitense). La Shell, anglolandese, non ha "eletto" Bush ma ha comuni mire nell'area mediorientale, oltre a essere già nel mirino degli ambientalisti. Passiamo poi alla Philip Morris, con il marchio di sigarette Marlboro, bacchettato per la politica aggressiva di penetrazione nel Sud del mondo. Poi Microsoft (evviva Linux). Seguono, ovviamente, le onnipresenti Coca Cola e Pepsi Cola già oggetto di sparsi boicottaggi per violazione di diritti sindacali (in Colombia) o del diritto all'acqua (in India). Grandi profitti tornano in casa Usa con le multinazionali farmaceutiche: Pfizer, Glaxo, Bristol Meyers Squibb, note agli attivisti per la campagna accesso ai farmaci essenziali. Non mancano nel bushiness marchi di intrattenimento come la Walt Disney, e le fabbriche d'auto General Motors e Ford. McDonald non ha dato tantissimo a Bush, ma porta pur sempre royalties al sistema americano, ed è un'anti icona del movimento.

Sul sito www.boycottbush.net, che elenca anche i "grandi elettori", ogni dettaglio per partecipare.

I costi della guerra, i costi dello sviluppo

a cura di MANITESE



Costi per la guerra
839 miliardi di dollari: spesa militare mondiale nel 2001.
364.6 miliardi di dollari: spesa a bilancio per il 2003 negli Stati Uniti
per la difesa.
379.9 miliardi di dollari: spesa a bilancio per il 2004 negli Stati Uniti
per la difesa.
2.1 miliardi di dollari: costo di un bombardiere B2.
750 milioni di dollari: costo dei missili Tomahawk lanciati dagli USA dal
1991 ad oggi (Iraq, Bosnia, Sudan, Afghanistan).
45 milioni di dollari: costo di un aereo F117 Stealth Fighter.
(Fonti: ONU; Dipartimento della difesa USA; Raytheon; Le Monde)

ITALIA
19 miliardi di euro: spesa per la difesa nel 2002
1.15 miliardi di euro: il costo previsto per l'acquisizione della nuova
portaerei "Andrea Doria".
1.75 miliardi di euro: il costo previsto per l'industrializzazione e
l'acquisizione di 56 elicotteri NH90 (modello compatibile con la portaerei).
900 milioni di euro: il costo previsto per l'acquisizione di 16 elicotteri
EH101 (modello compatibile con la portaerei).
(Fonti: Ministero della Difesa)

Costi per lo sviluppo
Che cosa si dovrebbe fare, per raggiungere gli obiettivi internazionali:
50 miliardi di dollari: spesa annuale stimata dall'ONU necessaria a
conseguire gli obiettivi internazionali di sviluppo.
Di cui ad esempio:
10 miliardi di dollari: spesa annuale stimata dall'UNICEF per garantire
l'accesso universale all'istruzione primaria.
7/10 miliardi di dollari: spesa annua necessaria stimata da UNAIDS per
rispondere efficacemente all'epidemia dell'AIDS.
(Fonti: UNDP; UNAIDS; UNICEF)

Un esempio da un paese africano:
22mila euro: il costo per la costruzione di una scuola in Burkina Faso.
8mila euro: il costo per la costruzione di un pozzo in Burkina Faso.
Il 71% della popolazione del Burkina Faso non ha accesso all'acqua potabile.
Il 76.1% della popolazione del Burkina Faso non ha accesso all'istruzione primaria.
Un F117 Stealth Fighter costa 45 milioni di dollari. Basterebbero 22.000
euro per costruire una scuola in Burkina Faso dove il 76.1% della
popolazione non ha accesso all'istruzione primaria.