Fra le sue caratteristiche più interessanti, l'amianto è costituito da fibre sottili ma molto addensate, che ne fanno un materiale altamente resistente dal punto di vista meccanico, ma allo stesso tempo flessibile. Ha una buona resistenza termica, pur non essendo un materiale refrattario; resiste a temperature anche di 500° C e, miscelato ad altre sostanze, anche a temperature maggiori. Resiste all'azione di agenti chimici e biologici, all'abrasione e all'usura. Ha infine un comportamento soddisfacente nei confronti sia dell'usura termica che meccanica.
Sotto il nome di amianto sono raggruppati numerosi silicati idrati, di varia composizione chimica, a struttura microcristallina e di aspetto fibroso. I tipi principali di asbesto si dividono in due grandi gruppi:
L'amianto si trova in natura unito ad altri minerali costituenti la roccia madre dalla quale le fibre
devono essere asportate; viene quindi estratto in miniera, dove per successive frantumazioni della
roccia che lo contiene, si ottiene la fibra purificata.
Le ottime caratteristiche chimiche e meccaniche dell'amianto hanno fatto si che il suo utilizzo
si sia rapidamente diffuso; è stato quindi utilizzato per la fabbricazione di oltre 3000
prodotti e manufatti industriali. In molti prodotti l'asbesto è di solito unito con altri materiali
in diverse percentuali, al fine di sfruttare al meglio le sue caratteristiche.
Nominiamo solo alcuni dei prodotti di più larga diffusione: tubi per acquedotti, fogne ecc, lastre e fogli
in cemento-amianto, mattonelle per pavimentazioni, frizioni, freni e prodotti vari per attrito, guarnizioni, filtri per
bevande, tute, coperte, guanti antincendio, pannelli fonoassorbenti e/o isolanti, vernici, rivestimenti,
stucchi, feltri, tegole, ecc. ecc.
A fronte dell'utilizzo delle qualità dell'amianto, questo materiale porta in sé un
paradosso: le fibre e la polvere di asbesto sono estremamente pericolose per la salute umana.
Qualunque tipo di amianto risulta infatti cancerogeno per l'uomo. La prima malattia che venne
riconosciuta come provocata dalla polvere di amianto è l'asbestosi, che fu descritta in Inghilterra nel 1900.
Nel 1934 venne descritto per la prima volta un particolare carcinoma primitivo della pleura, che fu denominato
mesotelioma, e in seguito riscontrato anche nel peritoneo. Mentre l'asbestosi è una malattia tipicamente
professionale, i casi di mesotelioma si riscontrano anche fra la popolazione non esposta professionalmente,
ma residente in zone ove esistono insediamenti industriali che lavorano amianto. Il mesotelioma è
infatti un segnalatore tipico di presenza di amianto, in quanto la quasi totalità dei casi
è riconducibile ad una esposizione ad asbesto.
Inoltre l'amianto opera una azione sinergica di sostegno ad altri agenti patogeni, rafforzando il loro
potere cancerogeno. Infatti in popolazioni specifiche professionalmente esposte ad asbesto, oltre a
subire una elevata mortalità per le malattie specifiche provocate dall'amianto, si ha un forte
incremento della mortalità in genere, ed in particolare della mortalità per cancro in
generale, soprattutto alle vie respiratorie e all'apparato gastro-intestinale.
In Italia la legge 257 del 27 marzo 1992, ha finalmente sancito la messa al bando della "fibra assassina", quindi nel futuro del nostro paese i rischi da amianto saranno ora dovuti alle opere di bonifica delle zone contaminate. Dato poi il lungo tempo di latenza dalla esposizione ad amianto fino alla possibile insorgenza del mesotelioma (da 15 a 40 anni), ecco che l'amianto continuerà ad essere un problema ancora per parecchi decenni.
L'ASSOCIAZIONE ESPOSTI AMIANTO cerca quindi di dare il suo contributo per la diffusione nella popolazione della coscienza sul problema, promuovendo incontri, convegni e dibattiti sull'argomento.